Varese e Bellinzago unite per la Lega Pro? Ecco lo scenario

I due club confermano l'accordo. Potrebbe avvenire una fusione che porti lo Sporting a Masnago. Ma servono almeno 2 milioni

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Il Varese in Lega Pro grazie a una alleanza con lo Sporting Bellinzago, fresca neopromossa dalla Serie D alla terza categoria nazionale? L’indiscrezione bomba, pubblicata stamattina – mercoledì 15 – da La Prealpina trova una conferma a metà pomeriggio quando l’ufficio stampa biancorosso ha diramato una nota con cui si parla apertamente di “accordo” per la Lega Pro.

«Varese Calcio e Sporting Bellinzago comunicano di aver trovato l’accordo per iniziare insieme l’avventura nel campionato di Lega Pro stagione 2016/17.
Le due società stanno producendo la documentazione necessaria da presentare alla Federazione Italiana Gioco Calcio che dovrà dare l’assenso all’iscrizione».

Quello che ancora non è noto è la formula che verrà adottata dalle due società per mettere in pratica questa ipotesi, e a tale riguardo la società rimane abbottonata. Proviamo però a ipotizzare quel che potrebbe accadere perché si concretizzasse il ritorno immediato in Lega Pro dei biancorossi.

FUSIONE: LO SPORTING A VARESE – La strada potrebbe essere quella di una fusione tra le due società che, è vero, hanno sede in regioni diverse ma distano di un numero di chilometri ridotto. Con questa mossa l’attuale Varese Calcio sparirebbe dalla geografia della Figc mentre lo Sporting Bellinzago eleggerebbe il “Franco Ossola” come suo stadio di casa. I tifosi, in pratica tiferebbero un club solo in parte varesino (azzardiamo: “Sporting Varese”) per la prima stagione, dopo la quale il Varese riprenderebbe spazio nella propria denominazione. Il fatto però che le due società siano di regioni differenti e che i biancorossi siano affiliati da una sola stagione complicano questa possibilità.

IL BUDGET – Come sempre accade in situazioni simili, uno dei nodi che si vengono a stringere è relativo al denaro necessario. Secondo alcune nostre fonti qualificate, una stagione di Lega Pro avrà un costo di circa 2,2/2,3 milioni di euro, e proprio per questo il Bellinzago del presidente Massaro preferirebbe non proseguire nella sua scalata. Ma anche per l’attuale Varese questo budget è altissimo (una Serie D ben fatta sfiora il milione, e già per i biancorossi non è facile arrivare a questa quota).

C’è un però positivo: la Lega Pro, oltre ad attrarre (forse) maggiori investimenti e sponsor, prevede un apporto monetario attraverso la mutualità e introiti grazie all’uso massiccio di giovani calciatori. Certo, l’attuale Varese non ha un settore giovanile da cui trarre guadagno immediato, mentre le attività di botteghino e marketing potrebbero dare una mano alla società ma in modo non determinante. Non è da escludere che una parte dei soldi possa arrivare proprio da Bellinzago, anche per mantenere un collegamento con la società che in questo caso è la principale per la fusione.

E I GIOCATORI? – Alla luce di questa mossa, la rinuncia a Marrazzo (bomber sopraffino in Eccellenza e buono in Serie D) potrebbe avere un senso maggiore. Il Varese però ha già confermato un gruppo di uomini (compreso l’allenatore Melosi) da valutare alla luce del doppio salto di categoria. Certo, gente come Luoni e Giovio ha lo spessore per la Lega Pro, per altri la questione è da valutare. Lo Sporting potrebbe portare in dote anche un giocatore molto atteso, Marco Massaro, autore di valanghe di gol in tutte le categorie minori e figlio del presidente, ma anch’egli sarebbe all’esordio assoluto nella Terza Serie nazionale.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Giugno 2016
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da mike

    occhio ragazzi, procedere con i piedi di piombo per non pentirsene poi!

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