Cantiere di due anni al Galmarini, investimenti per 6 milioni di euro

Presentato dal direttore Bravi e dalla direttrice di presidio Mazzei il progetto di riqualificazione dei primi tre piani dell'ospedale cittadino. Lavori al via dal 16 luglio

I lavori inizieranno a metà luglio con un investimento di circa 6 milioni di euro per l’ospedale Galmarini di Tradate. Il cantiere riguarderà diversi settori e soprattutto i primi tre piani del monoblocco del nosocomio trattasse, con particolare attenzione al reparto di ostetricia-ginecologia e pediatria. Il progetto è stato presentato venerdì mattina, 1° luglio, durante una conferenza stampa in cui era presente Callisto Bravi, il direttore generale dell’azienda socio sanitaria territoriale Settelaghi di Varese, di cui il Galmarini fa parte dall’inizio del 2016. Presente anche il direttore del presidio tradatese, Brunella Mazzei.

Tante le novità presentate: La prima specialità ambulatoriale presente a Tradate a gemellarsi ufficialmente con l’Ospedale di Circolo è stata la Chirurgia vascolare. L’ambulatorio, operativo di lunedì, sia per le viste, sia per l’esecuzione di alcuni esami diagnostici, per una quindicina di appuntamenti a settimana, sta continuando la propria attività con uno specialista dedicato proveniente da Varese. A breve, cioè entro la metà di luglio, grazie alla strettissima collaborazione con la struttura di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Circolo, diretta dal Paolo Castelnuovo, riprenderà stabilmente l’attività ambulatoriale nel Presidio e, da settembre, sarà avviata anche l’attività chirurgica, con particolare riferimento agli interventi alle adenoidi, alle tonsille e ai seni paranasali.

Deciso il direttore generale Bravi: «Quello su cui si sta puntando è lavorare in rete, ovvero curare le patologie giuste, al posto giusto, con le persone giuste. Varese non considera Tradate come un possedimento da dominare, ma come opportunità per tutti gli ospedale in rete. Non stiamo smantellando Tradate, ma stiamo ottimizzando le risorse tra i diversi presidi. Se non fa questo percorso, i singoli presidi sono destinati a sparire».

Durante l’incontro è stato quindi presentato l’investimento di 6,2 milioni di euro: un cantiere che prenderà il via dal 16 luglio per 690 giorni. «La ristrutturazione riguarderà i piani primo, secondo e terzo del Padiglione Monoblocco – hanno spiegato -. Grazie a questo intervento, i tre piani non subiranno solo il completo rifacimento di tutti gli impianti, ma sarà migliorato significativamente il comfort alberghiero dei reparti, grazie ad una generale e significativa opera di ammodernamento».

Brunella Mazzei, Callisto Bravi

Nel dettaglio, al primo piano è prevista la realizzazione del nuovo reparto di week surgery con 15 camere di degenza doppie ed una singola, oltre a tutti gli spazi di supporto all’attività sanitaria e necessari a garantire i requisiti richiesti dalla normativa relativa all’accreditamento del reparto. Al secondo piano è previsto l’adeguamento strutturale ed impiantistico agli attuali standard di comfort ambientale e abitativo. Negli spazi ristrutturati, saranno ricollocati i reparti di degenza di Ginecologia ed Ostetricia, all’interno dei quali è previsto l’inserimento in tutte le stanze di degenza dei servizi igienici e il dimensionamento delle stanze per un massimo di due posti letto in contemporanea. In posizione centrale è prevista la collocazione dell’area Ambulatoriale a servizio dei reparti e per i pazienti esterni.
Il layout di progetto prevede 11 camere di degenza con due posti letto ed una con posto letto singolo. Al terzo piano è prevista la configurazione finale prevede un’area per la Pediatria (prima infanzia) con 6 camere di de- genza con posto letto singolo e 2 camere con posto letto singolo di Osservazione Breve, un’area per la Pediatria (seconda infanzia) con 5 camere di degenza a due posti letto e 4 camere con posto letto singolo, infine è prevista un’area ambulatoriale.

Presente alla conferenza come uditore anche il sindaco Laura Cavalotti che ha posto una domanda sui posti di lavoro: «Mi sto preoccupando di un altro tema: le risorse umane sono fondamentali e la temporaneità dei rapporti di lavoro sono preoccupanti. Si procederà con la stabilizzazione di questi rapporti?»
A rispondere è stato direttamente Bravi: «Dal nostro punto di vista, noi dobbiamo sottostare a una normativa complicata che prevede dei concorsi. Il problema della stabilizzazione noi siamo facendo il possibile risolverlo, come da legge, con dei bandi appositi. Abbiamo appena fatto il concorso per far passare 26 anestesisti da tempo determinato a tempo indeterminato. Questo vale, col tempo, anche per gli altri ruoli».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 01 Luglio 2016
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