Commercio su aree pubbliche, collaborazione Regione-Anci
L’assessore allo Sviluppo economico: “Ora ai Comuni strumenti più moderni e flessibili”
“Su questo tema stiamo percorrendo una strada realistica e attraverso una positiva e proficua collaborazione con l’associazione dei Comuni lombardi offriamo alle amministrazioni locali un provvedimento che si basa su alcuni principi molto concreti: regole semplici, contrasto all’abusivismo, garanzia di concorrenza leale tra operatori, tutela del consumatore e della tradizionale professionalità degli ambulanti”.
È quanto ha dichiarato stamane Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, intervenendo al seminario ‘Cambiano le regole per il commercio sulle aree pubbliche: gli adempimenti per i Comuni’, organizzato da Anci Lombardia per illustrare la riforma attuata da Regione Lombardia in materia e fornire alle Amministrazioni comunali le prime indicazioni attuative.
STRUMENTI PIÙ FLESSIBILI AI COMUNI – “Il confronto aperto con Anci – ha spiegato l’assessore – ci ha permesso infatti di predisporre un ampio aggiornamento normativo, che tiene conto delle nuove sfide e dei cambiamenti imposti dal contesto economico e che va ad affrontare questioni aperte in modo da dare ai Comuni strumenti più appropriati, moderni e flessibili per assicurare, ad esempio, servizi anche nei quartieri periferici, per riqualificare le aree mercatali o per valutare in modo adeguato il loro impatto territoriale e ambientale”.
LEGGE CHE VALORIZZA AUTONOMIA – “La nuova legge è quindi molto sussidiaria, perché – ha sottolineato Parolini – fissa una quadro normativo generale che tiene conto delle particolarità di ogni comune e punta a valorizzare l’autonomia di ogni amministrazione nelle attività di gestione e di controllo di un settore che rappresenta un’eccellenza economica e un fattore di attrattività per le comunità locali”.
NOVITÀ PER CONCESSIONI – “Le principali novità – ha aggiunto Parolini – interessano l’applicazione della cosiddetta ‘Direttiva Bolkestein’ per le concessioni dei posteggi su aree pubbliche, che possono essere date per un periodo stabilito dal Comune, compreso tra i nove e i dodici anni, tenuto conto dell’investimento effettuato dall’ambulante: e su questo punto in particolare l’impostazione di Regione Lombardia sarà prossimamente adottata come modello anche a livello nazionale dalla Conferenza Stato-Regioni. Vengono inoltre introdotti nuovi criteri nelle procedure di selezione per l’assegnazione dei posteggi che riguardano l’anzianità di esercizio, la qualità dell’offerta, l’innovatività dei servizi e l’impatto ambientale dei mezzi”.
IMPEGNO REGIONE – “Regione Lombardia, e il mio assessorato in particolare, – ha rimarcato infine Parolini – è impegnata a tutelare i consumatori e gli ambulanti e questo provvedimento si inserisce in un ampio contesto di misure che negli ultimi anni ha messo in campo in favore del comparto come: la stretta sugli abusivi, l’informatizzazione della Carta di esercizio e dell’attestazione annuale, la sperimentazione del sistema di controllo attraverso QRCode, tutti strumenti che garantiscono la regolarità dell’operatore su aree pubbliche dal punto di vista amministrativo, fiscale, previdenziale e assistenziale”.
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