Crisi alla Mascioni: a Villa Recalcati un tavolo per fare il punto

Il vicepresidente Ginelli auspica che al tavolo anche la proprietà, il Fondo spagnolo Phi, possa fare una serie di proposte per dimostrare tutta la volontà di collaborazione

villa recalcati foto

Crisi aziendale Mascioni: a Villa Recalcati un tavolo per fare il punto della situazione con Unione Industriali, sindacati, Regione Lombardia – Arifl, Comunità Montana Valli del Verbano e Sindaco di Cuvio. L’incontro è fissato per giovedì 28 luglio alle ore 9.

«Fin dal dicembre scorso abbiamo seguito con attenzione l’evolversi della crisi di questa importante azienda del territorio, in concordato preventivo da fine 2015 – dichiara il Vicepresidente della Provincia di Varese Giorgio Ginelli – Sono questi giorni cruciali in cui ci sono e ci saranno una serie trattative. In qualità di amministratore dell’Ente di area vasta, ho quindi deciso di convocare un tavolo di crisi aziendale con tutte le parti coinvolte, compresa la proprietà, con gli obiettivi di fare il punto della situazione e confrontarsi su una serie di ipotesi che si stanno delineando. L’incontro sarà poi occasione per verificare che sia garantita la continuità produttiva dell’azienda, come a oggi del resto appare, ma anche appurare la possibilità di contenere il numero degli esuberi strutturali annunciati (118). Proprio su questo passaggio l’obiettivo sarà di verificare tutte le possibili condizioni per garantire il mantenimento del maggior numero dei posti di lavori. Inizieremo poi a ragionare sull’attivazione di tutti gli strumenti funzionali al reimpiego e al ricollocamento e condividere questi passaggi con le istituzioni territoriali per ridurre e contrastare l’impatto sociale. Provincia, su questo caso, come anche su altri simili, continua ad esercitare il ruolo che le conferisce la legge, che è quello di coordinare le istituzione su un tema di interesse generale per il nostro territorio, in quanto Ente competente per quanto riguarda le politiche del lavoro».

Il vicepresidente Ginelli conclude auspicando che «al tavolo anche la proprietà (il Fondo spagnolo Phi) possa fare una serie di proposte per dimostrare tutta la volontà di collaborazione e condivisione degli obiettivi sopra elencati. Si tenga infatti conto del grande valore che ha questa storica azienda per la nostra provincia e in particolare per tutto il territorio di riferimento che da anni sta affrontando un processo di deindustrializzazione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Luglio 2016
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