Le Arti preparano un’altra stagione teatrale di alto livello

La 49° Stagione unisce come sempre teatro classico e testi moderni e sperimentali, attenti ai temi della contemporaneità

Cinema teatro delle Arti Gallarate

Teatro classico e pièce moderne o persino sperimentali: il Teatro delle Arti rimane fedele alla impostazione della sua stagione teatrale e, per il 2016-2017, presenta un cartellone ricco di testi e interpreti di pregio.

«Siamo alla 49° stagione delle Arti: la stagione più antica tra quelle della provincia di Varese» spiega don Alberto Dell’Orto. ad . Dal 1967 (anno della prima stagione, già anticipata negli anni precedenti da spettacoli proposti singolarmente), un gruppo di appassionati volontari cura da decenni la programmazione del teatro di via don Minzoni, con impegno e passione che per alcuni è stato di tutta una vita (don Alberto ha ricordato la scomparsa, nell’anno appena passato, di Isidoro aro e della signora Merindiani).

teatro delle arti stagione 2016

«Contenti e timorosi». Alle Arti non si nascondono certo le difficoltà di questi anni: «La proposta teatrale si è fatta di anno in anno più difficile: l’esaurito non è più scontato» sintetizza don Alberto. Nonostante ciò, però, le Arti hanno confermato la tradizionale formula, con un cartellone teatrale che prevede due serate di recita per ogni spettacolo (di solito martedì e mercoledì), da novembre a inizio primavera.

Ed ecco dunque il programma per la stagione 2016-2017.
Si parte il 15-16 novembre con Provando dobbiamo parlare, spettacolo con la Regia di Sergio Rubini: in scena Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese, Maria Pia Calzone, oltre allo stesso Rubini, in un dramma borghese.
Il 29-30 novembre tocca invece a uno degli spettacoli più sperimentali che calcano quest’anno il palcoscenico di via don Minzoni: Federico Buffa– giornalista sportivo e volto televisivo – si misura con un tema storico, Le olimpiadi del 1936. Un interessante spettacolo che unisce racconto, musiche dal vivo e immagini tratte anche da Olympia di Leni Riefenstahl, convolgente e al contempo affascinante film attraverso cui la regista ritrasse le olimpiadi secondo l’estetica nazista: molto del racconto e della riflessione sull’uguaglianza viene proposto nel confronto tra la vicenda di Riefenstahl e quella di Jesse Owens.
Il 13-14 dicembre Lella Costa e Marco Baliani recitano in Human, spettacolo che ha appena debuttato (lo scorso 8 luglio) e che mette in scena drammi e dilemmi del tema delle migrazioni, che interseca, interroga e inquieta la definizione stessa di Europa e di società occidentale.
Il 10-11 gennaio viene riproposto il grande classico della Locandiera di Goldoni, già in scena alle Arti in tante occasioni, con alcuni dei più apprezzati attori del Novecento, da Anna Maria Guarnieri alla coppia Castellitto-Adriana Asti. In questo caso la regia di Andrea Chiodi e un cast di giovani attori danno vita ad «uno spettacolo che viene definito come travolgente».
Dal teatro classico ad un classico contemporaneo: il 7-8 febbraio Alessandro Gassman alla regia rilegge Qualcuno volò sul nido del cuculo, con Daniele Russo ed Elisabetta Valgoi, portando la vicenda dalla Salem americana al manicomio criminale di Aversa d’inizio Ottanta.
E ancora il 27-28 febbraio Angela Finocchiaro e Laura Curino ripropongono il divertente apologo (già cinematografico) delle Calendar Girls, con regia di Cristina Pezzoli («speriamo non crei problemi per le nudità presenti» si lascia sfuggire con ironia don Alberto).
Il 6-7 marzo “Modigliani di Angelo Longoni racconta – con i volti di Cesare Bocci, Romina Mondello, Claudia Potenza, Giulia Carpaneti, Vera Dragone – la storia del geniale, incompreso pittore e delle sue muse parigine.
Infine, il 29-30 marzo la stagione si chiude con un altro classico del teatro, Misura per misura di Shakespeare, spettacolo che alle Arti ha visto un memorabile allestimento nel 1977, con Mario Scaccia, Ottavia Piccolo, Luigi Vannucchi e Gabriele Lavia. Nella stagione 2016-2017 viene invece riproposto con la regia e l’interpretazione di Jurij Ferrini, che rilegge il testo con la sua profonda riflessione su giustizia e libertà, misericordia e responsabilità.

Da fine settembre si aprono le prenotazionid egli abbonamenti. Mentre a metà settembre sarà presentato il resto della ricca proposta delle Arti (rassegne di teatro, corsi di formazione, Filosofarti)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Luglio 2016
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