“Odiava studiare, poi ha ritrovato motivazione e un lavoro”

Una mamma orgogliosa ci racconta i successi del figlio ottenuti grazie alla formazione professionale e alla nuova formula dell'apprendistato

Esami nei Centri di formazione professionale (inserita in galleria)

«Gentili Signori della redazione

Seguo ogni giorno il giornale online e vi faccio i complimenti..vedo spesso gli articoli sulla scuola. Perché ho scritto una mamma fiera? Signori miei..ho due figli di 18 e 16 anni. Il più grande ha finito quest’anno il corso professionale presso l’ENAIP di Varese...devo sottolineare che non amava la scuola e ha fatto molta fatica a finire le medie. Non sapevamo che pesci pigliare, credetemi.

E poi..la legge era cambiata ed era arrivato il nuovo apprendistato…

Non voglio dilungarmi ma vi dico solo che sono andata all’esame orale a giugno e i professori, tra cui il prof Del Sillaro persona eccezionale,…si sono commossi!!!!!

Mio figlio fa l’apprendista presso una carrozzeria a Bedero Valcuvia dove costruiscono i veicoli antincendio..camion enormi e maestosi..

L’esaminatrice della commissione regionale alla fine dell’esame orale ha detto a mio figlio che dovrebbe andare a fare lezione agli studenti del 5 anno perchè quello che aveva spiegato, cioè i funzionamenti dei vari impianti, era pura FISICA!!!!

Signori…ci tengo..scrivete di questa scuola eccezionale…

Cordiali saluti
Stojanka Tot
P.S: Mio figlio tra poco avrà il contratto a tempo indeterminato».

Così ci ha scritto una madre alla fine del percorso scolastico travagliato del figlio.
La formazione professionale viene spesso vista con “l’ultima spiaggia” per questi ragazzi con un percorso scolastico problematico. Nelle sue aule, però, spesso si ritrovano motivazione e voglia di mettersi in gioco.
Questa spinta motivazionale è diventata ancora più importante con l’ultima riforma che ha ridisegnato le regole dell’apprendistato: « Non è più semplice tirocinio  ma un patto formativo che si stipula tra scuola, studente e azienda – spiega Paolo Zuffinetti dell’Enaip – Noi attualmente abbiamo 16 ragazzi del terzo e quarto anno impegnati con questa formula in aziende manifatturiere, soprattutto comparto elettrico, e ristorative. Altre 10 posizioni si apriranno a settembre. i ragazzi molto contenti di questa possibilità. I fallimenti possibili del proprio cammino vengono superati grazie a nuove motivazioni. Il contratto che si stipula prevede anche la remunerazione secondo i contratti collettivi nazionali con un cedolino paga regolare. In altre parole, l’azienda investe sul giovane che ha così l’opportunità di crescere continuando a seguire i corsi scolastici, persino quelli post diploma e i master».

di
Pubblicato il 20 Luglio 2016
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