Una fiaccolata sul lago per dire no alla violenza di genere

Con Loretta Gisotti, salgono a 61 le donne che nel 2016, in Italia, hanno perso la vita uccise da uomini violenti. La società civile vuole farsi sentire all’indomani dell’ennesimo episodio

Femminicidio e violenza sulle donne generiche

Loretta Gisotti non doveva morire, non in quel terribile modo, non per mano di un uomo.

Non dovevano perire neppure le altre 61, sessantuno, donne che in Italia dall’inizio dell’anno ad oggi sono state vittime di femminicidio.

Le garanzie per il marito, Roberto Scapolo, in carcere con l’accusa di omicidio, devono valere fino ad un secondo prima della sentenza, ma la risposta dell’opinione pubblica sulla violenza di genere non può e non deve tardare.

Per questo proprio a Laveno Mombello, dove Loretta ha trovato la morte in questa maniera così atroce, domani sera è stata organizzata una fiaccolata. Una fiacccolata in suo nome e nel nome di tutte le vittime.

Al grido “Basta con i femminicidi, chi uccide una donna uccide tutti/e noi” alle ore 21.00 da piazzale Europa partirà la manifestazione indetta dai centri antiviolenza, le case rifugio, le associazioni femminili della provincia di Varese, il Coordinamento Donne Cgil Cisl Uil Varese, Anpi e con il patrocinio del Comune di Laveno Mombello.

L’iniziativa è stata promossa anche dall’Associazione Donna Sicura d Travedona insieme a tutti i Centri Antiviolenza della Provincia di Varese ed ai gruppi femminili che operano sul territorio.

Dal piazzale dell’imbarcadero mille luci illumineranno il tramonto per arrivare fino alla sede del Comune dove i partecipanti verranno accolti dall’amministrazione comunale.

Un grave fatto di cronaca che in città ha lasciato il segno: lo stesso sindaco di Laveno Mombello è rimasto personalmente toccato dalla notizia: le persone coinvolte erano in città molto conosciute, e per questo la notizia ha toccato profondamente i lavenesi.

Un momento che non servirà solo a ricordare Loretta, ma anche a ribadire che la violenza di genere deve essere fermata.
Dalla legge, ma soprattutto dalla testa degli uomini.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Luglio 2016
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