Imprese giovani, 845 mila posti di lavoro in Italia
I giovani imprenditori creano 132 mila in Lombardia secondo i dati della Camera di Commercio meneghina. Ottomila e 700 a Varese
Le imprese di giovani creano 132 mila posti di lavoro in Lombardia, il 3,6% dei 3,7 milioni di addetti nelle imprese lombarde. Un lavoro su sei in una impresa giovanile italiana è attivato in Lombardia, il 15,6% in calo in un anno (erano il 15,9%). A Milano ne creano 53 mila, il 2,8% rispetto a una media italiana del 5,4%. Milano è penultima in classifica insieme a Trieste (2,8%). A Milano sono però in crescita di quasi 2 mila unità i posti creati dai giovani in un anno. Emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2016 e 2015.
In provincia di Varese le imprese giovani, con titolari che non hanno più di 34 anni di età secondo i dati dell’Ente camerale milanese sono, nel secondo trimestre 2016, 5765. Un quarto delle imprese è gestito da donne, un quarto da cittadini stranieri. Inoltre, complice la crisi, il numero assoluto delle imprese “giovani” è calato del 17% negli ultimi 5 anni ma danno da lavorare a 8.700 dipendenti.
Per Alberto Meomartini, vice presidente della Camera di commercio di Milano: «I giovani hanno un ruolo molto importante nelle imprese, a partire dalle startup innovative e dai nuovi settori emergenti. A Milano cresce il ruolo dei giovani imprenditori, che creano duemila posti di lavoro in più nell’ultimo anno. La Camera di commercio è attenta a seguire i giovani, con una serie di iniziative rivolte agli aspiranti e ai neo imprenditori».
In Italia, giovani imprenditori danno più posti nel Mezzogiorno. Giovani datori di lavoro ai primi posti in Italia col 14% di posti di lavoro offerti del territorio a Caserta. Alte anche Cosenza (12%), Salerno e Napoli (11%). Sono 510 mila le imprese di giovani in Italia, di cui 143 mila donne e 108 mila stranieri (28% e 21%).
In calo i giovani imprenditori, -2% in un anno, -15% in cinque. I giovani creano una impresa su dieci (10%), ma erano l’11,4% cinque anni fa.
Per numero di imprese giovani, prima Roma (34 mila, di cui 9 mila donne e 11 mila stranieri), poi Napoli (32 mila, di cui 9 mila donne e 5 mila stranieri), Milano (24 mila, di cui 6 mila donne e 9 mila stranieri), Torino (20 mila, con 5 mila donne e 5 mila stranieri), Bari (15 mila, di cui 4 mila donne e circa mille stranieri), Salerno (13 mila di cui 4 mila donne e circa mille stranieri).
Principali settori dei giovani imprenditori italiani: commercio (162 mila imprese), costruzioni (80 mila), turismo con alloggio e ristorazione (56 mila), agricoltura (48 mila), industria (32 mila), servizi alla persona (31 mila). I quasi 50 mila giovanissimi (47 mila), sono i titolari con meno di 24 anni. Ce ne sono poi 128 mila da 25 a 29 anni. Gli altri 219 mila hanno fino a 34 anni.
Lombardia. In Lombardia, con circa il 4% di posti creati da imprese di giovani, ai primi posti Pavia e Lodi col 6% di posti creati dai giovani, Brescia e Cremona col 5%. I giovani creano quasi una impresa su dieci (9% rispetto al 10% nazionale), ma erano il 10,2% cinque anni fa. Un peso che a Milano scende al 8,2% e sale al 10% circa a Lodi, Pavia, Bergamo. 72 mila imprese di giovani in regione, di cui 20 mila stranieri e 19 mila donne. Quasi metà dei giovani stranieri sono a Milano (9 mila), seguono Brescia, Bergamo e Varese con circa 2 mila. Per le donne, dopo Milano (6 mila), ci sono Bescia (circa 3 mila) e Bergamo (circa duemila). In calo i giovani imprenditori, -2% in un anno, -15% in cinque. Stranieri e donne sono protagonisti delle giovani imprese lombarde, col 27-28%, quasi una su tre e particolarmente alto è il peso degli stranieri, rispetto a un dato nazionale del 21%. Principali settori dei giovani imprenditori lombardi: commercio (18 mila imprese), costruzioni (15 mila), turismo con alloggio e ristorazione (8 mila), servizi alla persona (6 mila), industria (5 mila); l’ agricoltura pareggia le imprese professionali e quelle nella finanza (3 mila ciascuna). I 7 mila giovanissimi, di cui 2 mila a Milano e circa mille a Brescia e Bergamo, sono i titolari con meno di 24 anni. Ce ne sono poi 18 mila fino a 30 anni. Gli altri 31 mila hanno fino a 34 anni.
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