“La giustizia tenga conto delle esigenze di sicurezze della donna”
L'assessore ai servizi sociali Liccati sta facendo il punto sul caso della anziana che ha denunciato il figlio che la minacciava da tempo
«Cerchiamo una nuova casa, ma credo che lo spostamento di abitazione non sia sufficiente». L’assessore ai servizi sociali Franco Liccati ha fatto il punto sul caso della donna malmenata e minacciata dal figlio (ora in carcere) e che chiede aiuto per un nuovo alloggio.
«Ho fatto un’ulteriore riunione anche questa mattina, anche su richiesta del commissario Dalfino», ha spiegato ieri sera Liccati. «L’attenzione c’è e sarà sempre garantita, nella ricerca della risposta migliore. Lo spostamento puro e semplice di abitazione non credo sia sufficiente a risolvere i problemi: le indicazioni in ogni caso verrano dai tecnici, dai servizi sociali, dalle stesse indicazioni della Polizia. Ci stiamo attivando sulle possibilità di spostamento, vorrei approfondire invece il discorso sul versante della sicurezza».
La preoccupazione di Liccati riguarda infatti la possibilità che il figlio della signora possa ottenere gli arresti domiciliari e che venga persino inviato presso la propria abitazione di residenza, dove si ritroverebbe faccia a faccia con la madre, vittima della sua violenza nei mesi passati. Da questo punto di vista Liccati – che mantiene il contatto con la Polizia di Stato – lancia anche un messaggio ai giudici che decideranno sulle misure cautelari per il figlio: «Spero che la giustizia tenga conto delle esigenze di sicurezza della madre, rispetto ai provvedimenti alternativa alla detenzione in carcere».
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