Malore in moto, muore il medico di famiglia Fabrizio Sessa

Medico di base di Azzate, 54 anni, padre di tre figli, era un professionista apprezzato per l'umanità e le sue qualità. La sua Harley Davidson è finita contro un muro in via Roma a Casale Litta

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Un malore si è portato via per sempre Fabrizio Sessa, medico di base di Azzate con centinaia di assistiti in tutto il territorio.

Cinquantaquattro anni, padre di tre figli, originario di Azzate, viveva a Crosio della Valle. Intorno all’ora di pranzo di giovedì 8 settembre stava viaggiando a bordo della sua amata Harley Davidson a Casale Litta, in via Roma, quando è stato colto da un malore: la moto è finita contro un muro senza segni di frenata sull’asfalto e per il medico non c’è stato nulla da fare. (nella foto il luogo dell’incidente)

Specializzato in cardiologia nel 1991 presso l’Università degli Studi di Pavia, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1987 sempre a Pavia.

Persona riservata, rispettata e benvoluta, era un dottore apprezzatissimo per i suoi modi e per la competenza. Sapeva sempre trovare la soluzione ai problemi dei suoi pazienti, rincuorandoli e curandoli nel modo migliore possibile.

Amava correre e nuotare al mare, camminava per boschi appena poteva, anche se si era rotto un tendine facendolo, ma soprattutto, lo ricordano in tanti, era una persona dalla sensibilità e cultura “dell’uomo” eccezionali, prestato alla medicina, della quale aveva una fiducia fin troppo grande.

L’ATS Insubria manifesta il proprio profondo cordoglio per la scomparsa del dottor Sessa. Patrizio Frattini, dirigente del dipartimento di cure primarie, ha lavorato in passato con Sessa ad Azzate: «Posso solo dire cose belle, senza falsa retorica. Era un medico professionale, umano e sempre disponbile. La sua mancanza si sentirà in tutto il territorio».

Il sindaco di Azzate Gianmario Bernasconi ha trascorso molti anni della sua gioventù con Fabrizio Sessa e ricorda: «Frequentavamo l’oratorio e Don Angelo gli aveva dato l’incarico di fare il bagnino nella piscina dell’oratorio, l’unica della zona all’epoca. Era un po’ il boss dei ragazzi: lo guardavamo con ammirazione. Ci aveva insegnato anche a rimettere in funzione l’impianto: pulivamo e aggiustavamo la piscina tutti insieme, noi ragazzi, ad inizio stagione».

Il sindaco di Crosio della Valle, dove Sessa abitava con la compagna, è scosso dalla notizia: «Qui lo conoscevano in tanti e tutti hanno potuto apprezzare l’ottima persona che era. Sono frastornato da questa notizia – diceAndrea Della Rosa -. Frequentava il paese ed in ogni occasione si dimostrava cordiale e disponibile. Me ne hanno sempre parlato bene tutti».

Anche Azzate è davvero tramortita dalla notizia: il medico era molto amato anche per il rapporto stretto e per niente superficiale che sapeva instaurare con i suoi pazienti. Aveva lo studio nei locali comunali accanto all’Asl e questo lo manteneva in contatto con le altre realtà: i servizi sociali, gli assessori e lo stesso sindaco: «Era una persona davvero speciale – ricorda l’assessore ai Servizi Sociali Lucia Marangon – buono e sempre molto disponibile».


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Pubblicato il 08 Settembre 2016
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