Clima e energia pulita: dall’Utopia alla realtà

Quattro incontri dedicati all'ambiente al festival dell'Utopia: per indagare quanto concreto sia diventato il sogno degli ambientalisti

fotovoltaico elmec solar

E notizia di ieri, 4 ottobre 2016, che il Parlamento europeo ha approvato la ratifica dell’Accordo sul clima di Parigi. Un momento storico, che permette di far entrare finalmente in vigore l’accordo: l’adesione della Ue permette infatti non solo di superare la soglia dei 55 paesi aderenti (in realtà già ampiamente superata) ma anche quella del 55% delle emissioni globali (limite minimo a cui non si era ancora arrivati).

L’accordo di Parigi, che è stato stipulato nello scorso dicembre, pone il mondo di fronte ad una grande sfida: ridurre le emissioni di gas serra, in particolare ristrutturare profondamente il sistema energetico, agendo sulle grandi infrastrutture e sulle nostre stesse abitudini e stili di vita.

Un sogno impossibile? Ora, un impegno concreto, che solo qualche decennio fa poteva sembrare solo fantascienza. Per questo il festival dell’Utopia 2016, in corso in queste settimane, ha deciso di proporre un ciclo di incontri che vedano al centro questa sfida i cambiamenti climatici e una vita più sostenibile soprattutto dal punto di vista energetico.

«Per questa prima edizione del Festival dell’Utopia abbiamo voluto un intero ciclo di conferenze dedicate alle tematiche ambientali, dalle energie nuove al clima che cambia – spiega Fulvio Fagiani, presidente Universauser –  Da oggi l’Accordo di Parigi è legge, e la lotta al riscaldamento globale sta per entrare nelle nostre case. Le utopie possono diventare realtà, e le nuove tecnologie in tema ambientale e di efficienza energetica ne sono una prova. Per metterle in pratica, però, occorre coinvolgere tutti: enti pubblici, privati cittadini, imprese, realtà culturali. È questo il senso del nostro Festival: attivare il processo che renda reali i sogni».

Del resto, «Parlare di utopie è il primo passo per realizzarle. Anche quelle più visionarie meritano di essere ascoltate, perché è partendo dai sogni che si migliora ogni giorno la realtà che ci circonda – Spiega Dino De Simone, assessore all’Ambiente –  Un primo passo, in tema con gli incontri del festival, è la rigenerazione energetica della città: perché  la green economy che vogliamo è quella che migliora qualità della vita e crea nuovi posti di lavoro, quella basata su realtà ed efficienza».

«Questi sono momenti importanti per far diventare maturi, nel pensare comune, scenari e soluzioni ancora etichettati come utopistici e di là da venire – sottolinea Alberto Minazzi, coordinatore provinciale di Legambiente  –  Anche se nella realtà ci sono già tecnologie affidabili, disponibili e del tutto applicabili anche sotto il profilo economico. Un esempio sono, in provincia, i due gruppi di acquisto per il fotovoltaico promossi negli anni scorsi da Legambiente che hanno portato all’istallazione di 150 impianti fotovoltaici sui tetti di abitazioni private».

eventi Varese

Ma veniamo nei particolari degli incontri:

COME SARA’ IL CLIMA DEL PROSSIMO FUTURO?

Il primo incontro vedrà protagonista Gianni Silvestrini, autore del libro “2 °C”. Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e presidente del green building Council Italia, parlerà di una utopia a portata di mano: che questo sia il secolo dell’abbandono dei combustibili fossili: per farlo spazierà dalle innanzitutto delle tecnologie necessarie ai molteplici ostacoli che si frappongono all’obiettivo dei “due gradi in meno” che è il risultato che si vuole ottenere, per invertire la marcia del riscaldamento globale.
L’appuntamento è per mercoledì 12 ottobre alle 21, al Salone Estense

DAL FOTOVOLTAICO IN POI, LE UTOPIE “GREEN” DIVENTATE REALTA’

la settimana dopo sarà il momento di Heinz Ossenbrink, già capo unità per le Energie Rinnovabili al JRC-Centro Comune Europeo di ricerca di Ispra. Da oltre trent’annni al lavoro su fotovoltaico e affini, la sua relazione si concentrerà sulle possibilità offerte dalle rinnovabili, prospettando un futuro visionario. «Quello del fotovoltaico, negli anni 50 era poco più di fantascienza. Alla fine degli anni settanta era una tecnologia utilizzata solo nello spazio. Ma proprio in quel momento, ci fu qualche “pazzo” che disse: “Perchè non trasportare questa tecnologia anche per usi terrestri?”. Ora l’energia elettrica derivante dal fotovoltaico è il 10% del totale dell’energia elettrica prodotta in Italia» Un punto di partenza per segnare nuove sfide: «Le prossime, sono produrre energia nel giardino di casa, e dicventare autonomi nel campo dei fabbisogni privati. E’ un obiettivo già raggiungibile. In attesa di far volare gli aerei non a kerosene ma ad energia solare»

L’appuntamento è per mercoledì 19 ottobre, alle 21, in sala Montanari

ABBASSO IL CARBONIO: SI PUO’ FARE, ENTRO IL 2050

Il 27 ottobre l’appuntamento è invece con Isabella Alloisio, della Fondazione Enrico Mattei:  la ricercatrice presenterà l’analisi italiana del sistema energetico nazionale, realizzata dalla Fondazione. Un importante punto di partenza per tracciare uno scenario tecnologico ed economico per l’Italia, e valuterà la possibilità di portare il Paese a ad un’economia a basso tenore di carbonio entro una data piuttosto vicina: il 2050.

L’appuntamento è per giovedì 27 ottobre, ore 18, sala Montanari

ANDIAMO VERSO UNA CIVILTA’ SOLARE?

L’ultimo appuntamento dedicato agli scenari energetici e climatici è per l’8 novembre: Gianluca Ruggieri e Fabio Monforti, autori del libro “Civiltà solare”, che affronta l”Estinzione fossile e la scossa delle energie rinnovabili” approfondiranno la storia energetica dell’umanità, raccontando i limiti del sistema fossile e spiegando come non è una utopia, ma una possibilità già concreta la“democrazia energetica” che prevede anche piccoli produttori o acquisitori di energia attraverso, ad esempio, le copperative energetiche.

L’appuntamento è per lunedì 21 novembre, alle 18, all’ aula 11 della sede di via Monte generoso all’Università degli Studi dell’Insubria

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL (IN PDF)

 

 

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 05 Ottobre 2016
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