La vedova “troppo giovane” ha vinto la sua battaglia

Egle è la moglie di Domenico Uslenghi, l'ex sindaco cassanese scomparso nel 2013: avevano 32 anni di differenza e, per effetto della legge "antibadanti", aveva visto messa a rischio la reversibilità della pensione

Egle Mela Domenico Uslenghi

Egle Mela, la vedova dell’ex borgomastro di Cassano Magnago Domenico Uslenghi, ha vinto la sua battaglia: ha ottenuto la reversibilità della pensione, a tre anni dalla morte del marito.

Egle Mela e Domenico Uslenghi avevano 32 anni di differenza di età, si sposarono quando lei aveva 35 anni e lui 67, dopo una lunga amicizia (si conoscevano da quando lei era una ragazzina). Una differenza di età considerata troppo elevata dalla legge cosiddetta “antibadanti”: voluta dalla Lega per “punire” le badanti che cercavano matrimoni di convenienza, ha finito per penalizzare – ironia della sorte – proprio la famiglia di uno storico esponente leghista (oltre che sindaco, Uslenghi fu anche consigliere regionale). «Ho diritto solo al 18% della pensione di reversibilità, perché il nostro matrimonio è durato tre anni» spiegava a inizio 2016 la vedova Uslenghi.

Voleva difendere quello che considerava un diritto acquisito, e l’ha fatto fino in fondo. «Alla faccia dei quattro ignoranti che hanno voluto quella legge assurda,vi comunico che dal mese prossimo avrò finalmente la mia reversibilità» ha scritto oggi sulla sua pagina Facebook Egle Mela. Che si sente donna di destra, ma non ha mai usato toni teneri verso chi volle la “legge antibadanti”. Scrisse anche a Salvini, il suo caso da VareseNews fu ripreso anche dai media nazionali. Messa da parte la rabbia, oggi dice: «Voglio ringraziare con tutto il cuore alcune persone che faranno sempre parte della mia vita,anche se alcuni non li conosco ancora di persona,ma sapete di cosa parlo. Un semplice grazie non basta,ma certe cose non si possono dimenticare e io non dimentico. Vi ringrazio infinitamente per quello che avete fatto,vi voglio un bene dell’anima,siete sempre nei miei pensieri,perche’ senza di voi non ce l’avrei mai fatta,soprattutto grazie alla vicinanza di alcuni di voi».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 04 Ottobre 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.