Operaio di giorno e falso finanziere di sera, smascherato il “tenente”

Di giorno lavorava in fabbrica e al pomeriggio indossava la divisa delle Fiamme Gialle con la quale si faceva vedere in negozi e ristoranti chiedendo anche piccoli favori. Denunciato

Da un paio d’anni la procedura era sempre la stessa: si recava in fabbrica per svolgere il suo turno di lavoro in fabbrica e poi dava inizio alla sua seconda vita, quella che avrebbe voluto fare per davvero, quella del finanziere. Svestiva i panni dell’operaio e indossava la divisa delle Fiamme Gialle con la quale girava per negozi, ristoranti e imprese. Era noto a Somma Lombardo, Olgiate Olona e Busto Arsizio come il “tenente della Finanza”, uomo dalle mirabolanti avventure, indagini sotto copertura, blitz notturni contro il crimine economico.

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Tutto falso. Il 55enne è stato identificato e smascherato nei giorni scorsi proprio dagli uomini delle Fiamme Gialle di Busto Arsizio ai quali erano giunte segnalazioni nel mese di luglio da parte di alcuni commercianti insospettiti da quella favella così incline a raccontare particolari di operazioni che – generalmente – un appartenente al Corpo dovrebbe tenere per sè o comunicare attraverso canali istituzionali. guardia di finanza

Attraverso il costante e quotidiano controllo del territorio, i militari del Gruppo di Busto Arsizio hanno appreso che si aggirava un sedicente finanziere che si presentava in “divisa” presso alcuni esercizi commerciali. Durante tali visite, era solito narrare agli ignari esercenti ingegnose avventure e straordinarie imprese compiute in servizio, ostentando la propria appartenenza alla Guardia di Finanza e millantando di poter intervenire in caso di controlli da parte di “colleghi”.

Tali atteggiamenti hanno portato i finanzieri bustocchi ad approfondire le notizie apprese da diversi cittadini e ad acquisire ulteriori informazioni, tali da segnalare al sostituto procuratore Nadia Calcaterra le anomalie effettivamente riscontrate.
«Il magistrato – ha raccontato il capitano Stefania Quarta –  ha immediatamente capito la gravità della situazione e ha disposto immediate e approfondite indagini sul sedicente finanziere e stroncare un fenomeno, che a lungo andare avrebbe comportato potenziali e dannose esposizioni dei cittadini e degli operatori economici, oltre che un danno all’immagine del Corpo della Guardia di Finanza, quotidianamente impegnato nella tutela della legalità a favore dei cittadini onesti».

Così i “veri” finanzieri hanno individuato, identificato e smascherato il soggetto che effettivamente si presentava come appartenente alla G. di F.. In diversi casi ha chiesto agli esercenti illegittimi favori (per ora sono emersi piccoli sconti o corsie preferenziali nel farsi servire al ristorante, ndr), riuscendo a carpire la buona fede degli imprenditori: «Stiamo cercando di capire se altri soggetti sono entrati in contatto con il 55enne e se vi sono altre ipotesi di reato da contestare – ha sottolineato il sostituto procuratore Calcaterra –  per il momento gli contestiamo i reati di sostituzione di persona, usurpazione di titoli e possesso di segni e distintivi contraffatti del Corpo della Guardia di Finanza».

In casa sua i militari hanno trovato numerosi distintivi della Guardia di Finanza, alcuni indumenti sono addirittura da ritenersi “originali”. Tutto il materiale utilizzato per “mascherarsi” da finanziere è stato posto sotto sequestro ed il finto “tenente” dovrà ora fare i conti con la giustizia.

Anche il comandante provinciale della Guardia di Finanza Francesco Vitale ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione dei cittadini in queste occasioni: «Il rapporto di fiducia con le forze dell’ordine è fondamentale – spiega – dico ai cittadini, in caso di dubbio, che possono contattarci al 117 per verificare se la persona con cui stanno parlando è effettivamente un appartenente alla Guardia di Finanza. Tutti noi siamo dotati di un tesserino di riconoscimento».

Stupore anche da parte del Procuratore Capo di Busto Arsizio Gianluigi Fontana: «So di casi simili in Italia ma devo dire che è la prima volta che nella mia carriera vedo usare una divisa delle forze dell’ordine in maniera fraudolenta. Generalmente le ho viste usare in rapine e altri eventi delittuosi».

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Ottobre 2016
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