Più acqua nel Lago Maggiore per salvare il Ticino, il Consiglio Regionale dice sì

Approvata all'unanimità dal consiglio regionale la richiesta di tenere più alto il livello del Lago Maggiore per fronteggiare le situazioni di emergenza. Ma nel frattempo la situazione è sempre più critica

Il Ticino in secca

E’ stata approvata all’unanimità dal consiglio regionale la mozione urgente presentata da Luca Marsico sulla drammatica situazione del Ticino e del Lago Maggiore, che dallo scorso luglio versano in una situazione molto critica. Il livello del Lago è infatti da metà agosto sotto il livello medio del periodo e da ormai 6 settimane si trova al di sotto dello zero idrometrico.

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Il testo approvato dall’assemblea del Pirellone chiede quindi al Governo Regionale di “mettere in campo, nel più breve tempo possibile, tutte le azioni atte a scongiurare ulteriori danni ambientali al fiume Ticino ed al suo ecosistema” coinvolgendo in questo processo “oltre che gli attori locali, la Confederazione Svizzera e il Ministero dell’Ambiente” per arrivare a definire “l’accordo inerente la regolazione del livello del Lago Maggiore estiva e invernale”. Dal 2014 ad oggi, da quando cioè è stata sospesa la sperimentazione che manteneva più alto il livello estivo del Verbano per garantire maggiori scorte d’acqua in periodi di siccità, il Ministero dell’Ambiente non ha mai recepito gli appelli lanciati dal Parco del Ticino e dal Consorzio Villoresi che chiedevano di ripristinare quel provvedimento.

«Quanto abbiamo potuto, purtroppo, vedere in questi mesi deve servire da monito affinché si mettano sul tavolo tutte le soluzioni proficue per risolvere i problemi del nostro fiume azzurro e del suo ecosistema» ha commentato Marsico a margine della seduta, aggiungendo poi che «sono certo che nessuno si sottrarrà al proprio compito con un obiettivo comune ovvero il benessere del Ticino».

E cosi ora nella battaglia per salvare il Ticino, un fiume patrimonio dell’Unesco, scende in campo anche la Regione anche se concretamente è il Ministero dell’Ambiente l’unico a poter risolvere questa situazione. Proprio per questo anche a Roma presto si parlerà della vicenda grazie alla risoluzione presentata alla Commissione Agricoltura della Camera dal deputato Francesco Prina che chiede al governo di portare il livello del lago ad 1,5 metri sullo zero idrometrico -come chiedono appunto Parco del Ticino e Consozio Villoresi- e tornare ad un tavolo con gli svizzeri per aggiornare la legge attualmente in vigore, risalente al 1945.

Nel frattempo, comunque, la situazione di lago e fiume rimane molto grave. L’effetto delle piogge dei giorni scorsi è già quasi completamente svanito e il Verbano continua a calare, toccando nella serata di martedì 4 ottobre i 26 centimetri sotto lo zero idrometretrico. Una scarsità che porta anche ad un taglio dell’acqua riversata nel Ticino che, al momento, riceve solo il 30% di quella normalmente prevista in questo periodo. E anche se la stagione agricola è stata salvata è l’ambiente del parco che sta soffrendo maggiormente dal momento che quella in questione è la terza emergenza idrica che si verifica nel corso degli ultimi 15 mesi.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Ottobre 2016
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