Arte, teatro, dibattito e solidarietà contro la violenza sulle donne

L'assessorato all'inclusione e tante realtà associazionistiche del territorio si sono messe in rete per realizzare una serie di eventi in occasione della giornata internazionale del 25 novembre

giornata violenza contro le donne

Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Onu con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. Una data che non è stata scelta a caso.

E’ il ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo. Tre sorelle, di cognome Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate, strangolate.I loro corpi vennero gettati in un burrone per simulare un incidente. I dati dell’Onu rivelano che il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un’altra persona. In Italia il dato si attesta attorno al 31,5%. Ma la discriminazione di genere si esprime anche nel mondo del lavoro sia a livello di mansioni che di stipendi.

Per approfondire il tema e accendere i riflettori sulla questione, l’Assessorato all’Inclusione sociale del Comune di Busto Arsizio guidato da Miriam Arabini ha promosso, in collaborazione con alcune realtà sociali del territorio, una serie di eventi che si svolgeranno in Città nei prossimi giorni. Arte, teatro, solidarietà, approfondimento si mescoleranno in una serie di iniziative che si svolgeranno tra il 25 e il 26 novembre. Le iniziative sono state presentate questa mattina in sala giunta a Palazzo Gilardoni alla presenza di tutte le realtà associative che si sono impegnate nell’organizzazione degli eventi: Lions Mario Ravera, Soroptimist, E.Va Onlus, Amnesty International, Educarte e Filo di arianna. 

Venerdì 25 novembre, ore 11.00
Presentazione dell’ampliamento del rifugio per clochard in piazza Volontari della Libertà.
Grazie all’associazione Lions Mario Ravera, è stato ristrutturato un locale nei pressi dell’attuale rifugio che l’Amministrazione destinerà all’accoglienza di donne senza tetto nelle ore notturne. Un’iniziativa che, in vista dell’inverno, permetterà a quattro donne, a rotazione e per un periodo di 40 giorni, di dormire in spazi attrezzati e caldi.

Venerdì 25 novembre, ore 12.00
Donne al muro – L’arte contro la violenza
Per ricordare le vittime di femminicidio in Italia, denunciare l’entità del fenomeno e concorrere alla difesa di tutte le donne, l’Amministrazione comunale sostiene e collabora, insieme al centro antiviolenza E.va onlus, al progetto “Donne al muro”, proposto dal gruppo Amnesty International di Varese e dal Movimento libero artistico socioculturale Seguendo il Filo di Arianna.

Amnesty International ha chiesto ad artisti locali di produrre opere che suggeriscono che per ogni donna uccisa deve nascere una duratura memoria di bellezza e di pace. “Donne al muro” è il titolo di una preziosa raccolta di opere donate da artisti del territorio, che parlano di femminicidio, di violenza sulle donne, un velo squarciato che testimonia la coscienza di un’identità violata, abusata, repressa. La violenza è rappresentata in modo accennato, delicato; non vengono mostrati volti tumefatti o immagini che umiliano ulteriormente la donna costretta a vivere in queste condizioni. Una selezione delle opere sarà esposta su un muro realizzato nei pressi dalla Caserma dei Carabinieri in piazza XXV Aprile, che sarà presentato appunto venerdì 25 novembre alle 12.

L’iniziativa ha l’ambizione di creare un evento perenne da inserire nel calendario della città di Busto Arsizio. L’intuizione di Amnesty International è quella di creare un muro che accolga permanentemente opere che obbligano a riflettere, a non dimenticare quanto ancora troppe donne sono costrette a subire. Un muro che vuole urlare la disperazione al mondo che lo guarda, ma che vuole affermare un percorso di legalità, sottolineare la presenza delle Istituzioni unite per la tutela e l’ assistenza a quante possono ancora salvarsi.

Venerdì 25 novembre, tutto il giorno
“Posto occupato”
Il Soroptimist Club Busto Arsizio Ticino Olona aderisce alla campagna Posto occupato che consiste in un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Nelle vie centrali della città e in alcuni luoghi simbolo (Comune, biblioteca, palazzo Cicogna) si troverà una sedia con un drappo rosso a ricordare la violenza che ha tolto loro quel posto.

Venerdì 25 novembre, ore 21
Nell’ambito della stagione del Teatro Sociale, Claudia Donadoni in collaborazione con Cooperativa sociale Arnia/TDA Teatro presenta “Stria”, atto unico con Claudia Donadoni e Giovanni Bataloni. Musiche originali eseguite dal vivo di Giovanni Bataloni. Scenografia di Massimo Barili. Costumi di Francesca Piotti. Luci di Massimo Barili. Coordinamento messa in scena: Sergio Stefini. Supervisione al progetto teatrale e regia di Marco Baliani. Adattamento in “lingua matris” di Luisa Oprandi.
“Stria” è il frutto di una ricerca storica documentata sul territorio Insubre, con particolare riferimento alla zona del Seprio fino al confine con il Canton Ticino, da una parte e al confine con Milano dall’altra, luoghi di numerosi processi della Santa Inquisizione e di episodi di caccia alle streghe, sino dai primi del ‘500.

Lo spettacolo utilizza la tecnica della narrazione e ha la peculiarità di inserire la scrittura drammaturgica in una “drammaturgia musicale” dove la musica, rigorosamente eseguita dal vivo, non è solo contorno, commento, sfondo, ma assume una funzione narrativa. Monologhi, dialoghi, canzoni in italiano o in “lingua matris” si alternano, attraverso continui flashback, a riflessioni sul senso dell’esistenza, sull’esperienza spirituale in un difficile contesto storico e religioso. Dallo spettacolo emerge quel lebenswelt proprio del mondo contadino, un punto di vista vitale sul mondo, lo spazio e il tempo. Un mondo di umili, di persone comuni intessuto di marginalità di cui raccontare le complesse dinamiche storico, sociali, antropologiche che nell’universo degli sfruttati trovano un punto di riferimento anche contemporaneo.

Sabato 26 novembre, ore 21
L’assessorato all’Inclusione sociale, il Centro antiviolenza E.V.A. Onlus e l’associazione Educarte presentano “Ferite a morte”, reading tratto dal libro di Serena Dandini.
Al Teatro Sociale andrà in scena il trauma che vive una donna che subisce violenza e sarà affrontato il tema della violenza quale emergenza sociale. Al reading seguirà infatti un dibattito che vedrà coinvolti quanti sono chiamati ad intervenire per primi nelle situazioni di emergenza: Procura, Forze dell’Ordine, Centri Antiviolenza e i Servizi Sociali.
Saranno presenti al dibattito:
Dott.ssa Nadia Calcaterra – Sostituto Procuratore della Repubblica.
Dott. Franco Novati – Dirigente Polizia di Stato Busto Arsizio
Dott. Marco D’Aleo – Capitano Arma dei Carabinieri di Busto Arsizio
Avvocato Elisabetta Marca – Presidente Centro Antiviolenza E.Va onlus
Avvocato Cristina Torretta – Responsabile area legali Centro Antiviolenza E.Va onlus
Dott.ssa Elena Paganini – Psicoterapeuta Centro Antiviolenza E.Va onlus
Davanti ad una situazione di emergenza si adottano provvedimenti urgenti che hanno lo scopo di tamponare nell’immediato il danno.

In Italia viene uccisa una donna ogni tre giorni, un triste trend che rischia di superare quello dell’anno scorso, quando le vittime “ammazzate perchè donne” erano state in tutto centoventisette. Questi sono i dati raccolti dall’associazione Women Against Violence Europe (Wave). Che emergenza è questa? Sembra piuttosto una strage silenziosa e colpevole, chiamarla emergenza vuol dire nascondere le nostre responsabilità, vuol dire collocare il problema fuori dal nostro agire piuttosto che di ampliare e fortificare la risposta.

Si ricorda inoltre che mercoledì 23 novembre alle 20.30 al teatro Sociale, a conclusione di “BA per l’Infanzia e l’Adolescenza”, E.va onlus promuove “La rivoluzione della luna”, uno spettacolo teatrale e musicale per dire no alla violenza contro le donne e alla violenza a cui assistono purtroppo spesso i minori e sostenere chi è impegnato in prima linea in questo obiettivo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Novembre 2016
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