Viaggia su WhatsApp il dono dei varesini ai terremotati di Tolentino

Partono questa sera con un mezzo alla Protezione civile di Jerago gli aiuti per il paese di Tolentino, nella zona terremotata delle Marche

Aiuti per Tolentino

Partono questa sera con un mezzo alla Protezione civile di Jerago gli aiuti per il paese di Tolentino, nella zona terremotata delle Marche, che una spontanea cordata di solidarietà ha permesso di raccogliere in pochi giorni grazie ad un tam tam che ha viaggiato su WhatsApp e che da Varese si è diramato arrivando fino in Sicilia.

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A dare il via alla raccolta è stata Valentina Monzoni di Varese, che ora vuole dire grazie alle tantissime persone che si sono attivate: “Vorrei ringraziare pubblicamente tutte le persone che mi hanno aiutato in questa impresa e in così breve tempo perché davvero non avrei mai pensato ad un riscontro di questa entità e ad una solidarietà così grande scatenata solamente da un mio post personale”.

Il rapporto di Valentina con Tolentino è diretto: lì abitano i suoi genitori e sua sorella: “Noi siamo tutti originari di Varese e abitiamo qui ma parte della mia famiglia vive ormai da tantissimi anni a Tolentino, una della città colpite da questo infinito terremoto – racconta Valentina – Fortunatamente loro stanno tutti bene anche se molte persone che conosciamo sono rimaste senza casa, tra cui un amica di 24 anni con il suo bambino di 5 anni.
Il centro storico è transennato nessuno può rientrare in casa neanche per riprendere i propri beni. Sono stati allestiti più centri dove dormono tutte le persone che sono rimaste senza niente. Ci sono anche tantissimi bambini e la situazione è tragica”.

Anche la famiglia di Valentina ha subito danni, ma si considera fortunata: “Noi abbiamo anche una casa a Visso (la nostra casa di montagna) che è andata persa. La casa di Tolentino dove abita la mia famiglia è semi agibile ma purtroppo il palazzo a fianco dopo le ultime scosse si è appoggiato come la torre di Pisa sull’edificio. Perciò la ditta di mio papà, una valigeria, che essendo una nuova costruzione è antisismica, è stata in parte adibita con materassi e reti e dormono tutti lì con amici e altre persone che sono rimaste senza un tetto. Il palazzetto è strapieno e per lasciar posto alle persone più anziane mia sorella ha dormito in auto un paio di notti. Sentire la sua voce mentre mi raccontava del freddo che ha avuto nonostante le coperte e i tre paia di calze mi ha fatto molto male ed è stato proprio qui che ho deciso di attivarmi per cercare di aiutare”.

Da qui è partito l’appello, via social: “Ho semplicemente creato un gruppo su Whatsapp e uno su Messenger dei miei contatti e questa cosa si è allargata in modo capillare ovunque. Addirittura da Ragusa in Sicilia tramite un amico che vive lì sono riusciti a riempire un furgone di cose che oggi partono per Tolentino. Abbiamo usato la casa di mia mamma come punto di ritrovo per portare il materiale.  Abbimo raccolto cibo, giochi per i bambini, coperte, vestiti, cose nuove e usate. All’inizio pensavo di fare qualche pacchetto e spedirlo con il corriere ma vista la risposta dopo qualche ora mi sono resa conto che non bastava neanche un furgone ma fortunatamente la Protezione Civile di Jerago con Orago che ringrazio davvero con tutto il cuore ha accolto la mia richiesta di aiuto e stasera alla 22.30 partiremo proprio da lì direzione Tolentino e poi Camerino nelle varie tendopoli”.

“Volevo ringraziare in particolare la Protezione Civile di Jerago e l’asilo Tallacchini di Masnago dove va la mia bimba e dove c’è stata tanta solidarietà e aiuto. Ma soprattutto la mia famiglia che mi ha dato la forza sia fisica che mentale per organizzare tutto questo. La mia mamma e mia nonna che ha dato la sua casa come se fosse un magazzino per lasciare tutto il materiale e preparalo, mia zia e mia suocera che con le loro mani hanno diviso piegato e catalogato tutto. Stefano il mio compagno che mi è stato vicino e mi ha supportato. Non so sicuramente ho dimenticato qualcuno… e chiedo scusa ma ho ricevuto talmente tanti messaggi e chiamate che non riesco ancora a capacitarmene.  Quello che vorrei è poter ringraziare tutti e far sapere quanto sia stato bello e importante tutto quello che hanno fatto in tre giorni, così tanto in così poco”.

E questo – conclude Valentina – sta anche a dimostrare che a volte i social network sono utili per fare del bene”.

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

Giorno dopo giorno con VareseNews ho il privilegio di raccontare insieme ai miei colleghi un territorio che offre bellezza, ingegno e umanità. Insieme a te lo faremo sempre meglio.

Pubblicato il 04 Novembre 2016
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