Arriva il primo treno al Terminal 2, in “casa” Easyjet

Inaugurato il nuovo collegamento, entrerà in servizio l'11 dicembre: nuova porta per il terminal del low-cost. E ora l'attenzione è già rivolta al nuovo prolungamento verso Gallarate

Dopo un cantiere di due anni, entra in servizio il prolungamento della ferrovia dell’aeroporto di Malpensa, con il capolinea portato dal Terminal 1 al Terminal 2, l’aerostazione utilizzata da migliaia di passeggeri in arrivo e in partenza con Easyjet: il treno di inaugurazione ha tagliato il nastro alla nuova stazione del Terminal 2 alle 12.30, dopo il via libera dato – con cappello rosso da capostazione – dal presidente della Regione Roberto Maroni, dal presidente di Sea Pietro Modiano, dal presidente di Ferrovienord Andrea Gibelli, con l’amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisè e il direttore Easyjet Frances Ousley. 3,6 km di nuova linea che in molti – da Sea a Fnm, passando per Regione Lombardia – considerano il primo passo per una nuova opera, il prolungamento verso Gallarate (linea FS Milano-Domodossola).

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L’inaugurazione della ferrovia al T2 4 di 28

Proprio il presidente di Sea Pietro Modiano ha esordito ribadendo che la nuova opera «prelude ad altri collegamenti»: «senza questo breve tratto non potremmo immaginare nuovi sviluppi» (la stazion è stata progettata ovviamente per connettersi all’eventuale prolungamento per Gallarate). «La realizzazione di questa opera fa parte di un disegno di sviluppo infrastrutturale cui siamo felici di aver contribuito» ha commentato invece il presidente di Ferrovienord Andrea Gibelli, intervenuto subito dopo l’assessore alla mobilità del Comune di Milano Marco Granelli. «La ferrovia rappresenta, al giorno d’oggi, una grandissima opportunità. Tutti i dati e le ricerche dimostrano che, quando ci sono migliori connessioni e c’è capacità di integrazione tra i diversi sistemi di mobilità, i benefici, anche da un punto di vista economico, sono notevoli».

Roberto Maroni, presidente della Regione, ha ricordato i passi avanti di Malpensa (ad esempio l’inserimento negli scali con preclearence per gli Usa, vedi qui) e ha ribadito l’intenzione di proseguire con la T2-Gallarate: «Servono risorse, noi le abbiamo trovate: 180 milioni di euro in Patto per la Lombardia firmato con il Presidente del Consiglio: ho fatto bene a firmarlo subito» ha detto sorridendo, riferendosi all’esito del referendum e alla prevista fine del governo Renzi. E poi scherzando ha guardato ai tempi della (per ora ancora allo studio) ferrovia T2-Gallarate: «Se sarà pronta dopo il 2018, mi toccherà ricandidarmi e rivincere per poter inaugurare».

“Il completamento del collegamento tra i due Terminal dell’aeroporto di Malpensa, progetto avviato quando ero Assessore ai trasporti, si innesta in un quadro di interventi senza precedenti che Regione Lombardia ha portato avanti in questi anni sul suo aeroporto di riferimento”. Ha spiegato in una nota il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo aggiungendo che “il Terminal 2 è così collegato al resto della rete, ma adesso bisogna lavorare per concludere il collegamento del T2 con la linea internazionale del Sempione, il triplicamento della Rho-Gallarate e la variante alla strada statale 341: opere che sono a beneficio dell’aeroporto e del territorio”.

nuova ferrovia Terminal 2 Malpensa

Molta enfasi è stata messa anche sul rispetto dei tempi previsti: la ferrovia è stata aperta a tre anni dalla partenza del progetto  (6 anni complessivi calcolando dall’inizio del progetto preliminare all’attivazione del servizio), «risultato non scontato nel nostro Paese» ha rimarcato Frances Ousley, direttore per l’Italia di Easyjet.  A poco più di 3 anni dall’effettiva partenza dell’iniziativa, la ferrovia e la stazione al T2 sono pronte, dopo aver superato diverse fasi: Conferenza dei servizi, approvazioni ambientali da parte del Parco del Ticino, espropriazioni per pubblica utilità, preparazione dei terreni con la bonifica da ordigni bellici (55 bombe e un proiettile da mortaio) e i rinvenimenti archeologici (81 sepolture con corredo ceramico e bronzeo della fase Protogolasecca, 1200 a. C.), procedure di gara internazionali, coordinamento tra i due cantieri. La media nazionale per la realizzazione di infrastrutture sopra i 100 milioni di euro è di 14 anni.

La nuova linea, in quanto opera “connessa” a Expo, è stato inserito nella piattaforma del Protocollo di Legalità, stipulato da Ferrovienord e Prefettura di Milano il 7 ottobre 2014. Il cantiere si è concluso senza alcun incidente grave sul lavoro (con prognosi superiore a 40 giorni) e “ha superato, senza alcun rilievo, numerosi controlli condotti da parte dei nuclei interforze e delle autorità preposte alla vigilanza sulla regolarità dei subappalti, delle presenze in cantiere e delle misure di sicurezza”. Va però ricordato che dell’opera si è parlato anche per l’inchiesta che nell’estate scorsa ha visto anche l’arresto di un quadro di Ferrovienord, l’ingegner Davide Lonardoni (anche se la società ha sempre fatto notare che è stato arrestato per un episodio di corruzione che non toccava direttamente l’azienda).

nuova ferrovia Terminal 2 Malpensa

Completata la linea, ora il servizio verrà garantito da Trenord, in una prima fase con il “semplice” prolungamento delle corse dal T1 al T2 (sono 146 le corse previste attualmente, da Milano Cadorna, Centrale e Bellinzona-Gallarate). «Da oggi Malpensa è ancora più Express (come dice anche la nuova livrea dei treni dedicata, ndr), per chi era già cliente e anche per i nostri clienti potenziali» ha commentato Cinzia Farisè, ad di Trenord. «Il 92% dei clienti diretti in aeroporto è soddisfatto o molto soddisfatto del servizio, con T2 siamo convinti di poter raggiungere il 100%». Farisè ha spiegato anche che si sta lavorando con Easyjet per prevedere di estendere il servizio ferroviario fino all’1 e mezza di notte», in corrispondenza degli ultimi voli (il servizio dovrebbe essere attivato per la stagione Summer, da marzo in avanti). Qui i dettagli sull’offerta ferroviaria dall’11 dicembre.

I NUMERI E LE CARATTERISTICHE DELL’OPERA

IL TRACCIATO – Il tracciato si sviluppa per 3,6 chilometri. Una parte è in galleria (967 metri), mentre il resto è in trincea, in prevalenza tra paratie di pali (1,6 chilometri), ad una quota compresa tra 8 e 10 metri sotto terra, così da eliminare ogni interferenza con le attività soprastanti e la viabilità e minimizzare l’impatto ambientale; è dotata di tutti i più moderni sistemi di sicurezza, sia di segnalamento e regolazione della circolazione (Blocco Automatico a Correnti Codificate – BACC), sia di ausilio alla condotta (Sistema Controllo Marcia Treno – SCMT).

INVESTIMENTO COMPLESSIVO – Il budget complessivo (linea ferroviaria e stazione) è di 115 milioni di euro, coperto per 31 milioni da Regione Lombardia, 45 milioni dal Ministero delle Infrastrutture, 16 milioni da SEA e con il cofinanziamento da parte dell’Unione Europea fino ad un massimo di 23 milioni. La contabilità finale sarà completata nei prossimi mesi, ma in ogni caso il costo complessivo atteso è inferiore al budget di 115 milioni.

I LOTTI E I FINANZIAMENTI – Il gruppo FNM, tramite Ferrovienord, ha coordinato l’opera, suddivisa in due lotti. Il lotto 1, eseguito da SEA, ha visto la realizzazione dell’edificio della stazione al Terminal 2 (38 milioni). Il lotto 2, appaltato da Ferrovienord (77 milioni), comprende la realizzazione della linea e di tutti gli impianti ferroviari anche all’interno della stazione del Terminal 2.

LE FASI DELL’INTERVENTO – L’effettiva data di partenza dell’intervento può essere fissata al 5 settembre 2013, quando si è avuta conferma della disponibilità dell’Unione Europea a cofinanziare l’opera (20% fino a un massimo di 23 milioni). Tra il novembre 2013 (SEA) e il febbraio 2014 (Ministero delle Infrastrutture e Regione Lombardia) sono stati approvati gli atti necessari a completare il finanziamento. La gara internazionale per l’assegnazione dei lavori è stata bandita ad aprile 2014, mese in cui sono stati anche avviati gli interventi propedeutici all’apertura del cantiere vero e proprio: taglio piante, bonifica ordigni bellici, indagini archeologiche, ecc.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 06 Dicembre 2016
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