Botti vietati a Varese per una notte

Ordinanza molto accorta del sindaco, che non ha bloccato tutti gli scoppi e che ha limitato a una sola notte il blocco

eventi Varese

E’ un’ordinanza a prova di Tar quella contro i botti che ha emanato oggi, 30 dicembre 2016, il sindaco di Varese Davide Galimberti. Intanto perché di tempo per fare ricorso praticamente non ce n’è. Ma soprattutto perché il sindaco non ha vietato completamente l’uso dei botti di capodanno ma, con grande prudenza, li ha solo limitati, senza escluderne l’uso, durante la notte tra il 31 dicembre e il primo di gennaio. Praticamente, il divieto all’uso scorretto dei petardi viene dispiegato interamente nell’arco di circa 13 ore, cioè quanto durerà il buio sulla città.

MOTIVAZIONI

I motivi scelti sono diversi: da un lato il sindaco può emanare ordinanze urgenti se ci sono pericoli contingenti e in questo c’è un’allerta della protezione civile sul rischio incendi a causa di vento e siccità, emanata due volte, il 27 e 29 dicembre. Inoltre Galimberti ritiene che sia suo dovere limitare i botti, anche “in considerazione dell’elevata concentrazione di esplosioni tradizionalmente registrata negli anni precedenti”.

Più in generale l’ordinanza contro i botti firmata oggi dal sindaco di Varese vuole “garantire la sicurezza e salute di ciascuno e migliorare le condizioni di vivibilità del centro urbano, salvaguardando la convivenza civile e la coesione sociale”.

Cosa è vietato fare?

Scoppiare botti in luoghi coperti o scoperti, pubblici o privati, nelle immediate prossimità di abitazioni e altri luoghi caratterizzati dalla presenza di persone e animali, con particolare riguardo ai luoghi di cura.

Cosa si può fare?

La delibera specifica che i botti cosiddetti “declassificati” di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate, a debita distanza dalle persone e dagli animali e comunque prestando la massima attenzione al fine di prevenire eventuali incendi. Il materiale in questione deve essere acquistato esclusivamente da rivenditori autorizzati, munito della dicitura attestante la possibilità di commercializzazione al pubblico.

Toccherà a i vigili farla rispettare. Le multe vanno da 25 euro a 500. L’ordinanza firmata dall’amministrazione è stata inviata al Prefetto di Varese.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 30 Dicembre 2016
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Michela Ghezzi

    Per scrivere un’ordinanza e non farla rispettare sono capaci tutte le persone con una media scolarità, far rispettare quanto scritto no. Ieri sera sembrava di essere in guerra, il triplo rumore dell’anno scorso, una vergogna. Ho chiamato la Polizia locale già alle 20.30 e mi hanno gentilmente detto che affinchè una pattuglia potesse raggiungere la zona dovevo fornire luogo esatto etc, io li ho subiti da casa fino alle 4 stamattina….la verità è che non ci saranno stati i controlli adeguati altrimenti una simile “Kabul” non si sarebbe verificata. Vergognatevi! in più è materiale acquistato da chissà chi quindi viene anche supportato il commercio “senza scontrino” per non parlare di cosa si trova nelle strade la mattina dopo. Povera città giardino, non bastano 2 luci per renderla magica ma seri provvedimenti e non parole, esattamente come la bella ordinanza su animali domestici e non che sta sulla carta e non nei controlli. E’ facile scrivere e farsi belli, fatti non parole!

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