Gli studenti di quinta elementare sul palco per il concerto di Natale
Il progetto “Do Re Mi Fa…cciamo un coro” mette insieme scuola, comune, genitori e parrocchie
“Do Re Mi Fa…cciamo un coro” è il progetto che coinvolge circa centocinquanta alunni (sei classi) di quinta delle scuole elementati Negri e Manzoni, inserito per la prima volta dall’Amministrazione comunale di Cardano al Campo nel Piano Diritto allo Studio.
Con la preziosa collaborazione del comitato genitori, accompagnati da una band e da tre voci soliste e sotto la direzione delle docenti di musica, gli studenti della scuola animeranno la serata natalizia di giovedì 22 dicembre alle ore 20:45 alla Parrocchia Natività Beata Maria Vergine del Cuoricino. I coristi eseguiranno canti augurali e melodie a più voci. Parteciperanno alla serata anche due “cori amici”: il coretto della Parrocchia di Sant’Anastasio e il coro “Armonico in..canto”. Saranno presenti la dirigente scolastica Agnese Ferrario, il sindaco Angelo Bellora, genitori e insegnanti, i Parroci, insieme ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze CCRR e dei Consigli Pastorali.
Il coordinamento è a cura di Stefano Dozio, consigliere comunale, che ha subito accolto la proposta di alcuni genitori, in primis Paola Cattaneo, di creare un coro di voci bianche. «Sono felice di sostenere questa proposta, nata dal basso da un gruppo di genitori. La collaborazione tra amministrazione, scuola, associazioni del territorio e parrocchie si dimostra la chiave per favorire la crescita culturale e la coesione sociale della nostra comunità cardanese»
«L’Istituto Comprensivo “M. Montessori” – commenta Ferrario – ha accolto con entusiasmo la nascita del progetto. Siamo convinti che il canto corale, spontaneo e aggregativo, sia non solo un’ottima modalità per promuovere la diffusione della cultura e della pratica musicale tra un numero sempre maggiore di adulti e bambini, ma anche, in quanto esperienza del fare insieme, un efficace strumento educativo e formativo».
«Siamo lieti di aver inserito – conclude Bellora – questo progetto nel piano Diritto allo Studio, un modo per sottolinearne la valenza educativa e per includere la formazione musicale, in un’ottica multidisciplinare, nei percorsi scolastici».
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