Moretti: “Sempre in ritardo nel primo tempo”

Il coach spiega che il piano tattico tra le due metà di gara non è cambiato: "Nel terzo periodo abbiamo fatto molto meglio tutto quello che non era funzionato prima"

Openjobmetis Varese - Red October Cantù 82-92

«Dispiace per la sconfitta nella partita più sentita e importante dell’anno. Un dispiacere enorme per i tifosi, il club, l’ambiente ma devo dire anche per i ragazzi. Secondo me l’impegno e la voglia di provarci fino in fondo sono stati messi in campo». Esordisce così Paolo Moretti davanti ai microfoni dopo il KO interno, terzo in fila in campionato, contro la Red October Cantù.

«Purtroppo le cose che nei primi 20′ non sono state fatte bene sono dovute al fatto che eravamo sempre in ritardo, sempre a inseguire in ogni situazione tattica e di conseguenza tecnica: parlo degli uno contro uno, di quei palloni vaganti che sono andati sempre a finire nelle mani degli altri e così via. Nella seconda parte di gara invece abbiamo trovato energie psicologiche e nervose per fare un passo avanti e siamo riusciti a rimettere in piedi la partita, poi come spesso capita in queste situazioni, quando spendi tanto ma fallisci l’aggancio, c’è l’effetto “di rimbalzo”. Abbiamo visto le facce dei nostri avversari che erano impaurite ma poi hanno trovato lo spunto per ridistanziarci».

Dal punto di vista tecnico, l’allenatore punta il dito sulla sconfitta sotto i tabelloni: «Credo che il fattore rimbalzi sia stato molto importante dal punto di vista tecnico. Se per quanto riguarda i “cambi” alcune situazioni potevano starci, in altri momenti questi secondi tiri hanno dato la possibilità a Cantù di segnare anche dopo buone difese».
Infine, sull’approccio iniziale, Moretti non crede che la squadra sia scesa in campo senza il giusto atteggiamento. «No, i ragazzi erano pronti ed erano carichi per giocare questa partita. Purtroppo, come ho già detto, certe cose che poi ci sono riuscite bene in prima battuta non sono funzionate. Di fatto, nel terzo periodo abbiamo fatto molto meglio tutto quello che non era funzionato prima ma non ho cambiato il piano di gara nel mezzo».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Dicembre 2016
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