Fideiussione falsa, piscina Manara nella bufera
La fideiussione con cui la Sport Management si è aggiudicata la gestione della piscina era falsa. Sulla questione indaga l'Autorità Nazionale Anti Corruzione
Era falsa. La fideiussione che la Sport Management aveva presentato per aggiudicarsi l’appalto della piscina Manara non era regolare, ma nessuno in comune se ne è accorto. Almeno fino a quando non è intervenuta l’Anac, l’autorità nazionale anti corruzione.
La vicenda è abbastanza complessa e viene ammessa con qualche imbarazzo da Palazzo Gilardoni. Nel bando di gara preparato per l’affidamento di 12 anni della struttura veniva chiesta una fideiussione in garanzia per tutta la durata del contratto. Ma quella presentata dalla Sport Management si è rivelata falsa.
L’Anac si è accorta di questo problema e allora a quel punto la società ne ha presentata una nuova e regolare, ma di una durata di soli 5 anni. L’autorità guidata da Raffaele Cantone allora ha segnalato nuovamente il problema che nasce appunto della differenza rispetto a quanto era presente nelle regole dell’appalto e quanto presentato dal gestore, chiedendo così al comune alcuni chiarimenti.
La palla passa così nelle mani dell’amministrazione comunale, anche se il sindaco Emanuele Antonelli cerca di minimizzare. Secondo l’analisi del primo cittadino l’errore sarebbe nato quando è stato preparato il bando di gara, durante cioè l’amministrazione guidata da Gigi Farioli, che richiedeva una fideiussione troppo lunga che secondo Antonelli sarebbe difficilmente reperibile sul mercato. Se però questa spiegazione non dovesse soddisfare l’indagine di Anac si aprirebbero scenari molto difficili per la società che alla Manara ha spostato anche la sua squadra di serie A di pallanuoto. Per ora, comunque, la Sport Management preferisce non commentare la vicenda.
Ma i problemi sarebbero anche fuori dall’acqua. Sul ghiaccio, per l’esattezza. Perchè una vicenda molto simile è quella che ha riguardato la Vip Immobiliare nella gara di affidamento del Palaghiaccio dove la fideiussione presentata si è rivelata falsa a causa di una truffa architettata dal broker incaricato di gestire la pratica. In questo caso, però, l’amministrazione si era accorta del problema e anche se la società ne ha subito presentata un’altra -e regolare- il comune ha usato il pugno di ferro, annullando l’affidamento e iniziando una battaglia legale con l’immobiliare. Una durezza che, in questo caso, Palazzo Gilardoni non sembra voler usare.
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