Pedemontana rincara, Confartigianato: una beffa
Il presidente Davide Galli: "Da mesi chiediamo incentivi per l’utilizzo delle tratte varesine a beneficio delle imprese e l’azzeramento del pedaggio lungo la tangenziale di Varese (A60) almeno fino al completamento delle previste opere di compensazione"
Confartigianato Varese contro i nuovi rincari del pedaggio di Pedemontana, scattati il 1° gennaio 2017.
Questa è la nota diffusa dall’Associazione.
All’elenco dei rincari nel passaggio da un anno all’altro siamo abituati anche se, di anno in anno, i segni più si fanno sempre più penalizzanti per imprese e famiglie. Ma quest’anno c’è una nota che pare più stonata delle altre. Ed è l’annuncio, arrivato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti, del rincaro dello 0,90% sui pedaggi (già, a nostro giudizio, troppo salati) di Autostrada Pedemontana Lombarda. Percentuale in apparenza irrisoria che, tuttavia, spalmata negli anni diventa un impegno di spesa non previsto a carico di chi, ogni mese, è costretto a far tornare conti e costi.
Il tutto mentre la nostra associazione da una parte, e i sindaci del territorio dall’altra, da mesi chiedono rispettivamente incentivi per l’utilizzo delle tratte varesine a beneficio delle imprese e l’azzeramento del pedaggio lungo la tangenziale di Varese (A60) almeno fino al completamento delle previste opere di compensazione.
Può solo in parte rasserenare, in questo quadro aggravato da un utilizzo ampiamente inferiore rispetto alle previsioni dell’autostrada, la riduzione del 50% a beneficio dei pendolari confermata dalla Società guidata da Antonio Di Pietro fino al 31 marzo. «Ribadiamo la necessità di favorire la competitività delle imprese sfruttando un’opera che, come ripetiamo da ottobre, è stata pagata anche con i soldi dei cittadini e delle aziende di Varese» interviene il presidente di Confartigianato Imprese Varese, Davide Galli. «Tra l’altro, nei giorni prima del Natale, il presidente Di Pietro ha fatto sapere, attraverso gli organi di stampa, di non poter fare previsioni in merito alla conclusione dell’opera», ipotizzando inoltre «la possibilità di rendere gratuita la tangenziale di Como».
«Speriamo che la tangenziale di Varese sia stata solo dimenticata, così come speriamo che l’arrivo dell’autostrada a Bergamo non si trasformi in una telenovela di cui è difficile immaginare la conclusione: sarebbe uno schiaffo ai fondi investiti sinora e un pessimo segnale per il tessuto imprenditoriale».
Ma non finisce qui, perché resta da capire cosa succederà dopo il 31 marzo, ovvero alla scadenza della proroga concessa agli sconti per pendolari: «Nelle scorse settimane l’assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia, Alessandro Sorte, in risposta alla nostra richiesta di incontro e confronto in merito all’introduzione di incentivi a beneficio delle imprese, non aveva escluso ulteriori ribassi. Speriamo non si riferisse a quelli già in vigore e prorogati…» incalza il presidente Galli.
«A questo punto – conclude Galli – chiediamo che la società chiarisca i nostri dubbi e si possa proseguire lungo la strada del confronto propositivo, esteso a tutte le istituzioni del territorio. E chiediamo che i nostri rappresentati in Regione, siano essi di maggioranza che di opposizione, ci sostengano nell’ipotizzare soluzioni concrete e compatibili con le norme in vigore per incentivare l’uso di Pedemontana. Questa autostrada è un bene di tutti e sulla quale non possiamo aspettare che siano “altri” a risolvere problemi dei quali, a tutti gli effetti, paghiamo noi il conto».
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