Truffa delle ville in Belize coi vip, si costituiscono in due

Un avvocato di stanza a Londra e un promoter in Svizzera si sono consegnati alle autorità italiane. Sono coinvolti nell'operazione che ha smantellato una truffa milionaria su un fantomatico resort

Vip Gdf Bocelli operazione Puerto azul

Il promoter Roberto Gianmarco si è costituito questa mattina, lunedì, mentre l’avvocato Di Salvatore che curava gli interessi a Londra del gruppo criminale che stava dietro al “sogno” Puerto Azul lo farà nei prossimi giorni, il broker e principale collaboratore di Domenico Giannini, F.L., ha dato la sua disponibilità a rientrare in Italia da Santo Domingo (sarà difeso dall’ex-pm Antonino Ingroia).

Proseguono le indagini e e gli interrogatori nei confronti degli arrestati nell’operazione portata a termine dalla Procura di Busto Arsizio (sostituto procuratore Luigi Furno) e dalla Guardia di Finanza di Varese che ha scoperchiato una ingente truffa che prometteva residenze di lusso in Belize a fronte di un investimento da parte dei futuri proprietari. Domenico Giannini, considerato il capo dell’organizzazione e difeso dall’avvocato Manuel Milani, durante l’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere al giudice per le indagini preliminari. Claudio Bocchia e O.A. saranno sentiti in questi giorni.

Il sistema si basava sulla stipula di contratti simulatori ed artificiosi (esempio di “time sharing immobiliare”), creati al fine di irretire la clientela ed indurla all’investimento, mediante bonifici effettuati su conti “di sponda”, interposti tra i conti dell’organizzazione (ubicati in Svizzera, Lussemburgo e Belize) ed i conti di partenza dei clienti, al precipuo fine di eludere la vigilanza degli istituti di credito ove prestavano il proprio mandato i promotori e dove era allocato il portafoglio dei clienti.

Per attirare facoltosi investitori, inoltre, Giannini aveva sfruttato l’amicizia con il noto manager di star di Hollywood Oscar Generale per coinvolgere, a loro insaputa, nomi del calibro di John Travolta e Andrea Bocelli, tappezzando anche il loro sito e il materiale informativo dei loro volti immortalati in un party organizzato durante il Festival di Cannes proprio con questo obiettivo.

Le due isole sulle quali sarebbe dovuto sorgere il resort non sono di proprietà della Puerto Azul International Holding corp. (con sede nelle Bahamas), nonostante i promotori ed i contratti utilizzati per la raccolta fondi affermassero il contrario, né mai le ville avrebbero potuto essere costruite in quanto la zona è assolutamente inedificabile poiché soggetta a rigorosa tutela ambientale.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Gennaio 2017
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