A sedici anni tra gli speaker del Festival, sognando Radio Deejay

Matteo Cifani a 13 anni ha fondato "Radio Morazzone" e ora continua la sua avventura con Radio Immaginaria, network con il quale ha seguito il festival da inviato

Atletica leggera e podismo

Un giovanissimo Dj varesino tra gli speaker del Festival di Sanremo. Matteo Cifani ha sedici anni, vive a Morazzone, frequenta il Liceo Classico Cairoli e quando lo intervistiamo ha ancora addosso tutto l’entusiasmo vissuto nei giorni precedenti. «E’ stata un’esperienza bellissima. Con gli altri ragazzi della radio abbiamo intervistato gli artisti in gara ma anche il pubblico».

La sua passione per la radio non è nuova. L’ultima volta che abbiamo incontrato Matteo, tre anni fa, era alle prese con Radio Morazzone, la web radio che aveva fondato con i suoi amici e suoi fratello. «Sono cambiate un po’ di cose. Ora collaboro con Radio Immaginaria, un’emittente per adolescenti di tutta Europa – spiega Matteo -. E’ una radio che vede protagonisti ragazzi e ragazze della mia età ed è molto bello far parte di questo gruppo. L’idea infatti, è quella di raccontare il nostro mondo. Ci descrivono sempre come fannulloni e sfaticati ma non è così».

Atletica leggera e podismo

Matteo ha cominciato a “giocare” con cuffie e giradischi da piccolissimo. Grazie al supporto dei genitori, nel 2013 inizia a trasmettere i primi programmi su Radio Morazzone: con gli amici seguiva eventi, conferenze stampa del comune e faceva interviste. Crescendo ha capito di aver bisogno di un’esperienza diversa: «si possono iscrivere tutti i ragazzi dagli undici ai diciassette anni e per iscriversi basta contattare radioimmaginaria@gmail.com, è facilissimo. Qui abbiamo creato un bel gruppo, con me ci sono tre ragazzi di Morazzone e cinque di Sumirago. Ci troviamo una volta alla settimana, in una sala che ci lascia il Comune, e decidiamo la scaletta del programma. Andiamo in onda mezz’ora alla settimana e raccontiamo della scuola ma anche dei nostri interessi».

Tornando a Sanremo invece, Matteo racconta l’esperienza con entusiasmo: «ho imparato tanto. Abbiamo intervistato gli artisti ma anche il pubblico. In tanti ci hanno detto che le nostre domande erano diverse da quelle che gli fanno di solito, si divertivano». Prima di lasciare Matteo gli chiediamo se il suo sogno è rimasto quello di tre anni fa: «certo. Mi piacerebbe lavorare a Radio Deejay, il mio mito è Linus». 

 

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Febbraio 2017
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