Campiotti torna al Molina, ma il giudice lo rimuove ancora

Ats Insubria vince il ricorso al Consiglio di Stato, viene ripristinata la delibera che aveva rimosso il Cda che ha concesso il prestito a Rete 55

personaggi

Ats Insubria vince il ricorso al Consiglio di Stato, viene ripristinata la delibera che ha defenestrato il Cda che aveva concesso il prestito, giudicato anomalo, a una controllata di Rete 55.

Conseguenze: esce Christian Campiotti dalla porta, rientra Carmine Pallino, ed è una nuova rocambolesca sostituzione alla Fondazione Molina di Varese.

La decisione è arrivata in serata ed è stata presa, con urgenza, in composizione monocratica dal presidente della terza sezione Franco Frattini. Il 16 marzo si terrà anche l’udienza collegiale.

Curioso destino, ma questa storia sembra sempre di più una parodia della filastrocca “Alla fiera dell’est”, la famosa canzone popolare che inizia con un topolino e finisce con l’Angelo della morte. Nessun giudizio divino è ovviamente in corso, ma certamente quanto sta accadendo alla Fondazione Molina è una filastrocca politica piena di colpi di scena, che un po’ cozzano con la serenità e la trasparenza che sono necessarie in una struttura del genere. Ci sono di mezzo, infatti, un patrimonio di 30 milioni di euro costruito con le donazioni dei varesini e le regole di gestione di quel patrimonio che sono state messe in discussione da alcuni investimenti finanziari che hanno suscitato perplessità. Non solo perplessità etiche, a ben guardare, ma anche un’indagine del Consiglio regionale, una delibera della Ats Insubria che ha deciso di allontanare chi quelle decisioni aveva preso e l’inchiesta penale affidata alla Guardia di Finanza.

Sull’inchiesta penale della Procura della Repubblica quello che sappiamo è che la Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici direttivi e anche la casa di due dipendenti alla ricerca di documenti. Una parte di quelle carte sono state date ai finanzieri dalla responsabile dei controlli interni, nominata dal commissario regionale Carmine Pallino, e la donna venerdì scorso ha presentato una denuncia per minacce in Questura dopo essere fuggita dalla casa di riposo sotto choc. Insomma, la fine di questo giallo non si intravvede proprio e con il ritorno del Commissario regionale torna tutto in discussione.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 21 Febbraio 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. frenand
    Scritto da frenand

    non voglio entrare nel merito della vicenda, ma un giudice fa e il giorno dopo un altro giudice disfa; qui é la giustizia che non funzione: due sentenze opposte in due giorni

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.