La svolta ambientalista della Lega: “Un albero per ogni nuovo nato”
I consiglieri Soragni e Colombo tornano a chiedere lo stop al taglio delle querce rosse al cimitero e cercano la sponda di Flavio Castiglioni, consigliere di maggioranza e presidente di Legambiente
I consiglieri comunali di opposizione Angelo Soragni e Marinella Colombo (lista Lega Nord) ribadiscono la loro contrarietà all’ipotesi di taglio delle querce all’interno del cimitero di Castellanza e rilanciano chiedendo all’amministrazione comunale di piantare un albero per ogni bambino nato a Castellanza.
Nell’ultima riunione di venerdì 17 febbraio tra l’amministrazione comunale e le minoranze, per discutere sul taglio delle querce nel cimitero di Castellanza, la Lega Nord ha ribadito la sua posizione di totale disaccordo con il taglio delle piante e a favore di una maggiore manutenzione degli alberi, specie nel periodo della caduta delle foglie: «Castellanza da sempre ha dimostrato sensibilità nel mantenimento e nella cura degli alberi guadagnandosi nel tempo il primato della città con una media provinciale di aree a verde urbano attrezzato superiore a tutti i comuni limitrofi: 14,00 mq per abitante e 202.415 mq di polmone verde. Se si aggiunge la parte del Parco Alto Milanese si arriva a un totale di 728.670 mq di aree attrezzate pari a 50 mq per abitante. Vogliamo continuare così» – affermano i due consiglieri del Carroccio.
In un territorio dove l’inquinamento atmosferico è ai massimi livelli la strategia migliore è quella di mettere nuove piante e non tagliarle; secondo Soragni e Colombo non c’è alternativa.
Rigettata la tesi dell’amministrazione che considera che le querce in oggetto a fine ciclo vitale o essenze alloctone e quindi non facenti parte del patrimonio naturalistico locale: «Tenendo presente che le nostre 19 querce hanno una età stimata intorno ai 50 anni possiamo paragonarle come età a dei bambini, in quanto esistono a Milano querce che vivono da circa 200 anni. Tra l’altro recentemente a Milano sono state piantate 70 querce in un parco cittadino e questo ci fa pensare come molti agronomi ritengano questa specie non infestante ma entrata a pieno diritto nella flora locale».
Per quanto riguarda poi il prezzo da pagare da parte della comunità per il taglio delle querce e la ripiantumazione con dei cipressi, la cifra stimata è di 23000 euro: «Secondo noi, in un momento di congiuntura avverso come quello che stiamo attraversando, è da ritenersi una cifra molto cospicua e sicuramente per Castellanza vi sono altre priorità che non il taglio di piante che godono ottima salute».
I due consiglieri si appellano nuovamente alla figura di Flavio Castiglioni, consigliere comunale di maggioranza ma anche presidente del circolo locale di Legambiente, il quale si è mostrato più possibilista a mantenere le piante: «Abbiamo trovato un interlocutore attento nel valutare le nostre proposte e siamo certi che, visto il suo orientamento “verde” e le tante battaglie che abbiamo sostenuto insieme nella precedente gestione del Parco Alto Milanese, metterà in atto tutte le strategie utili a salvare le querce. Nel caso così non fosse continueremo la nostra battaglia in difesa del verde e degli alberi. Come Lega lanciamo una proposta già sperimentata altrove con successo: per ogni bambino che nasce a Castellanza piantiamo un albero».
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