Unet Yamamay, i tanti motivi di una crisi preoccupante

La squadra di Mencarelli, partita forte, è ora in serie negativa. Le difficoltà di Pisani e Signorile, i musi lunghi, la delusione di Pirola: serve una svolta

pallavolo montichiari uyba

È crisi aperta in casa UYBA dopo la batosta subita sabato scorso a Montichiari (QUI l’articolo), ultima di una serie di prestazioni deludenti non solo per il risultato, ma soprattutto per l’atteggiamento spento mostrato sul campo dalle ragazze in biancorosso, che pure erano state autrici di una buona prima parte di stagione.

Una situazione difficile, che è palesata dai brontolii che iniziano a levarsi anche dai tifosi, compresi quegli stessi supporters che non hanno mai lasciato sole le ragazze (sobbarcandosi anche trasferte molto impegnative) e che adesso chiedono una reazione.
Un gruppo che deve ritrovarsi e tornare ad avere quell’entusiasmo che l’aveva caratterizzato a inizio stagione e un allenatore, Marco Mencarelli, che inizialmente ha sempre cercato di giustificare gli inciampi delle sue ragazze e che adesso è il primo a chiedere una risposta seria e fatti concreti.

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Giulia Pisani (foto Volleybusto / G. Alemani)

CAPITANA IN DIFFICOLTÁ

Tra i problemi più evidenti di questo momento, c’è il rendimento offerto da Giulia Pisani che da “miss murone” e trascinatrice morale della squadra, è scomparsa dai radar e addirittura è rimasta a guardare un paio di partite dalla panchina. Pisani, che in estate ha ottenuto i gradi di capitana, ha poi ritrovato spazio ma solo a causa dell’infortunio dell’altra centrale, Federica Stufi, la cui assenza pesa come un macigno, proprio per la grinta che la ex cortesina ha sempre dimostrato in campo.

I DUBBI SU SIGNORILE

Nella pallavolo, si sa, fondamentali sul campo sono le scelte del palleggiatore e Noemi Signorile in questo scorcio di stagione ha dimostrato di non essere sempre all’altezza della situazione. I dubbi dei tifosi, in questo ruolo, coinvolgono però anche la guida di Mencarelli: le scelte del coach infatti non danno spazio a Caterina Cialfi che lo scorso anno, in più di un’occasione, ha saputo dare un guizzo nuovo al match anche partendo dalla panchina. E, forse, condividere le responsabilità di regia con la propria riserva, potrebbe aiutare la stessa Signorile ad allentare una pressione che giocoforza si sta concentrando sulle sue spalle.

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Caterina Cialfi (foto Volleybusto / G. Alemani)

ATTACCO: DIOUF TROPPO SOLA

Un altro aspetto delle difficoltà incontrate dalla Unet Yamamay riguarda la fase d’attacco dove solo Valentina Diouf, nonostante il mal di schiena, si carica con contiuità sulle spalle la squadra. L’azzurra fa quello che può (anzi, in diverse occasioni fa davvero tanto), pur consapevole delle proprie lacune in fase di ricezione e difesa. Lo stesso non si può dire di Martinez, arrivata con le stimmate della campionessa ma che in questo momento non sta dimostra di essere un asso in più nella manica di Mencarelli. La dominicana è giovane e va sostenuta, però in un momento in cui anche Vasilantonaki è fuori per infortunio, il suo apporto deve essere più concreto.

MUSI LUNGHI

In generale comunque, la crisi deriva da una serie variegata di difficoltà: non mancano i problemi in difesa, abbondano gli errori in battuta (punti questi facilmente regalati alle avversarie) e in campo si vedono pochi sorrisi; una situazione che deve cambiare per non rischiare di rovinare quanto di buono visto a inizio stagione.
Lo stesso presidente Giuseppe Pirola, dopo la sconfitta di Montichiari, ha chiesto conto alle ragazze del momento negativo, anche per dare una risposta ai tanti sponsor che continuano a sostenere la squadra e per dare un senso al proseguo del progetto UYBA2.0, confermando la fiducia in coach Mencarelli e nello staff tecnico.

Sabato prossimo – 4 febbraio – la partita con il Club Italia sarà solo il primo banco di prova per le biancorosse, chiamate a dimostrare un netto cambio di rotta nell’atteggiamento e ovviamente anche nel risultato. Ma attenzione: il derby contro le azzurrine nasconde trappole davvero insidiose e finirci dentro potrebbe costare caro.

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Pubblicato il 01 Febbraio 2017
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