I Cantavedano dedicano ”La filanda” ad Amnesty International

Mercoledì 8 marzo, alle 21 in Sala consiliare, un concerto con le canzoni popolari delle donne, ma anche una riflessione sui diritti con Amnesty International

Vedano Olona - varie

Mercoledì 8 Marzo alle 21, in occasione della Festa della Donna, presso la Sala Consiliare del Comune di Vedano, che patrocina l’evento,  “I Cantavedano” terranno un Concerto per Amnesty International.

Il concerto, oltre alla celeberrima canzone “La Filanda” da cui prende il titolo, include brani che parlano di donne di tempi lontani,  con lavori che magari non esistono più, come le mondine,  anche  se alcune figure femminili sono tornate di grande attualità, come le donne migranti.

“Viene spontaneo fare un confronto tra le figure femminili di ieri e quelle di oggi – spiegano i responsabili del gruppo “I Cantavedano”- Tanta la strada fatta e tanti i diritti riconosciuti alle donne. Eppure, ancora oggi, ci sono donne che muoiono per rivendicare un loro diritto. Nel corso della serata, verrà infatti proiettato un video, con un brano tratto dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini,  che racconta la storia di una ragazza indiana che ha pagato con la vita la sua decisione di studiare per diventare avvocato”.

Vedano Olona - varie

Amnesty International si batte perchè ogni persona possa godere dei diritti  sanciti dalla  Dichiarazione Universale dei Diritti  umani e vista la ricorrenza,  porrà l’accento sulla violazione dei diritti della donna, illustrando tra l’altro le iniziative promosse nei giorni successsivi.

In particolare si parlerà del progetto “Donne al muro”  in tema di femminicidio, visto il numero crescente di donne uccise dal compagno, dal marito o dall’amico.

Questo progetto prevede l’esposizione di opere d’arte, ad un muro cittadino. Saranno opere d’arte create ad hoc, lontane dalla rappresentazione della violenza, perchè il motto del progetto è creare per ogni donna uccisa un’opera d’arte di duratura memoria di bellezza e di pace.

“Mercoledi sera quindi ascolteremo comunque canzoni popolari del secolo scorso, con motivi allegri e conosciuti, ma nel contempo la presenza di Amnesty International inviterà il pubblico a riflettere sulla violazione dei diritti, in primis quelli delle donne, ma vorremmo aggiungere, dei diritti di tutti gli essere umani, che troppe volte ancora oggi vengono violati, creando enorme sofferenza a tutti coloro che vivono questo disagio in prima persona”.

Ingresso libero

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Pubblicato il 07 Marzo 2017
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