Il viaggio di Teresio continua tra rospi, bossi e viole selvatiche

Tra le piante del parco di Villa Cagnola e sul laghetto del Brinzio si può osservare una natura straordinaria

Il viaggio di Teresio

Il 19 marzo, una bellissima domenica, caldo che meriterebbe un abbigliamento da metà primavera e non quello invernale, ho detto alle figlie che volevo raccogliere materiale fotografico per l’articolo per la settimana prossima,  le foto sono da realizzare fra oggi e domani perché da martedì in avanti è prevista pioggia per cui sarà opportuno fare i lavori al coperto, come scendiamo dall’auto guidata dalla mia seconda figlia, mia moglie dice che si ferma ad aspettare la figlia maggiore che sta per arrivare.

Galleria fotografica

Il viaggio di Teresio nella natura 4 di 15

I REPORTAGE DI TERESIO COLOMBO

Nell’attesa dico che le attendo nel parco della villa dove ho già intravvisto una grossa pianta di Bosso comune (Buxus sempervirens) (01,02) arbusto assai comune nei giardini nostrani e questo per svariate ragioni fra cui non si può dimenticare che trattasi di una pianta sempreverde, che in molti casi è stata oggetto di interventi di arte topiaria, nonché il fatto che resistere a temperature inferiori a meno 15°; il profumo che emana la pianta è forte ma nella nostra mente è associato al cimitero, capita abbastanza raramente di trovare la pianta di bosso fiorita perché le piante sono potate in ogni periodo ei fiori sono più numerosi sulle gettate degli ultimi anni, per cui ritengo un monumento vegetale l’esemplare che qui si può ammirare. Poco più sopra ai limiti del parcheggio delle auto una bella pianta di Susino (Prunus insititia) (03,04) fa bella mostra di sé e approfitto per riprenderla con i suoi bianchissimi fiori.

Finalmente la moglie e due delle figlie mi raggiungono facendomi gli auguri per la festa del papà che ricorre proprio oggi; faccio fatica a salire, la moglie e la figlia Eliana hanno un vantaggio di almeno 50 m le richiamo dicendo loro che se l’obbiettivo è di fare una gara di velocità sono pronto a proclamare la loro vittoria, dopo aver fotografato un cespuglio di Viola selvatica (Viola canina) (05) comunque anche con  mia figlia Lidia raggiungiamo le 2 che ci aspettano alla statua dedicata alla  Vittoria (06) con il sottostante panorama della vallata fra  a Rasa e Brinzio con la Motta rossa che la divide in due parti distinte (07) decidiamo i proseguire raggiungendo la strada che ci riporterà al punto di partenza ma è proprio imbroccandola che mi corre l’occhio su un piccolo cespuglio di Poligala falso bosso (Polygala chamaebuxus) (08) anche se sono dispiaciuto che sia solo rossa e non anche quella bianca ma sarà per una prossima volta.

Lunedì 20 marzo, la giornata si presenta bella con un poco di nebbiosità mattutina e, come previsto, decido di recarmi a Brinzio nella zona del laghetto, è la prima volta che mi reco in questo paese col mezzo pubblico per cui vado alla fermata dell’autobus a Varese in via Veratti, salito sull’autobus il conducente, addetto anche alle funzioni di biglietteria mi chiede la destinazione, alla mia risposta mi prega di prendere posto, il pagamento avverrà a Brinzio. Appena sceso mi avvio verso il laghetto fermandomi dove, negli anni precedenti ho trovato la Dafne mezereo (Daphne mezereum) (09) la timelacea altamente velenosa che ancora qui si può ritrovare, i fiori sono molto freschi ma la pianta ha già aperto le foglie che sono di un bel verde chiaro il che è indice che le stagione è molto avanzata per cui è opportuno cercare il croco prima che finisca; a questo punto mi incammino verso il pozzo dell’acquedotto per ricercare gli eventuali esemplari che infatti ritrovo di Croco bianco (Crocus albiflorus) (10) che comunque è presente anche sul prato sulla destra dell’acquedotto, sono fioriti numerosi esemplari anche se devo constare che sono tutti bianchi  mentre non se ne vedono di colore viola; a questo punto decido di tornare verso il laghetto non trascurando la Scilla silvestre (Scilla bifolia) (11,12) che è molto abbondante e posso scegliere quella che ritengo meglio da fotografare, lo stesso per l’Anemone bianca (Anemone nemorosa) (13) già indicata in articoli precedenti ma che ritengo opportuno segnalare ancora una volta:  vado al laghetto a vedere il movimento dei rospi, arrivato sul bordo comincio a scrutare il fondo, fino a che un pescatore, avendomi riconosciuto, mi chiede il motivo per il quale sono lì, gli spiego che sto raccogliendo materiale per un articolo e sto guardando nel lago per verificare se i rospi abbiano già cominciato ad affluire per le annuali attività riproduttive, mi conferma che da qualche giorno si vedono pochi esemplari e mi indica un punto dove anch’io riesco a vedere il rospo maschio in attesa quando mi appare una femmina che tento di fotografare mentre sporge il muso dall’acqua risultato che vedo una massa d’acqua priva di animali così che fotografo lo specchio d’acqua (14), è quasi l’ora dell’autobus è bene avviarci per il ritorno ed è proprio sulla via del ritorno che intravvedo in un campo alcuni fiori assai comuni che meritano una certa attenzione e che sono la Borsa pastore comune (Capsella bursa-pastoris) (15) e la Veronica comune (Veronica persica) (16).

 

di
Pubblicato il 28 Marzo 2017
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Il viaggio di Teresio nella natura 4 di 15

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.