Illuminazione pubblica si cambia: da maggio nuovi lampioni led

Il sindaco Alessandro Fagioli presenta i vantaggi della convenzione per l'illuminazione pubblica siglata dalla sua Amministrazione

Illuminazione pubblica si cambia: da maggio nuovi lampioni led

«È una soluzione che ci porterà un risparmio economico e di risorse, un miglioramento della qualità d’illuminazione e della resa cromatica con un conseguente un aumento della sicurezza viabilistica ed una riduzione della microcriminalità». Così il sindaco Alessandro Fagioli presenta i vantaggi della convenzione per l’illuminazione pubblica siglata dalla sua Amministrazione. Il Comune riscatterà la proprietà della rete elettrica da Enel Sole e l’affiderà, utilizzando una convenzione Consip, alla Citelum. «Quello dell’illuminazione pubblica è un tema che ci ha visto subito in prima linea – ha spiegato il sindaco Alessandro Fagioli presentando negli ultimi giorni il piano – anzi ringrazio subito l’assessore ai Lavori Pubblici Dario Lonardoni che ha seguito l’evolversi della situazione per oltre un anno».

Effettivamente l’iter per arrivare a questa scelta è stato lungo, basti dire che è partito nel 2014 con un’analisi conoscitiva e la valutazione delle diverse possibilità (affidamento in house, concessione o convenzione Consip). Fagioli spiega le proprie decisione: «Viste le continue critiche dei saronnesi per la carente manutezione e l’obsolescenza dell’illuminazione pubblica saronnese abbiamo deciso di non prendere in considerazione il rinnovo del contratto con Enel Sole. La possibilità di realizzare una gara a livello comunale l’abbiamo scartata per il rischio di contenziosi ma soprattutto perchè la convenzione Consip ci dà la possibilità di sfruttare notevoli economie di scala».
Così da maggio partirà la nuova gestione e il relativo programma di adeguamento dell’illuminazione pubblica. Ci sarà un investimento di 2,6 milioni di euro con il posizionamento di 4.197 nuove “armature led” il rinnovamento di 20 quadri elettrici pari a circa il 60% della rete cittadina.

La nuova gestione prevede un canone di 694 mila euro: «La spesa media annua dell’ultimo triennio è stata di 895 mila euro – spiega Lonardoni – quindi otteniamo un risparmio di oltre 200 mila euro».
La convenzione siglata avrà una durata di 9 anni: “Alla scadenza – spiega Fagioli – si potrà nuovamente ridefinire la convenzione puntando ad avere nuovi investimenti ed ottenendo così nuovi risparmi e vantaggi. Rimanendo sempre e comunque proprietari di un impianto completamente rinnovato”.

Pubblicato il 20 Marzo 2017
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