Quando la torre di controllo di Malpensa guida a distanza i voli di Linate

Wired racconta con un approfondito reportage la sperimentazione del telecomando digitale introdotto da Enav tra il secondo e quarto aeroporto d'Italia

Alba a Malpensa

Wired – testata specializzata in tecnologia e digitale – racconta con un  lungo reportage la sperimentazione del controllo in remoto delle torri di controllo, avviata da Enav, l’ente di sicurezza del volo.
Il telecomando in remoto degli impianti è una tecnologia diffusa in vari campi e progressivamente aggiornata: è applicato da anni, ad esempio nel controllo delle centrali elettriche (sul posto ci sono pochi manutentori, il grosso delle manovre vengono fatti da centri a distanza) o sulle ferrovie (ad esempio: la ferrovia da Genova a Roma è tutta gestita da una grande torre di controllo a Pisa, stazione San Rossore). Nel mondo dell’aviazione è una novità significativa e sperimentata ora per la prima volta su grandi scali:

La sperimentazione italiana delle torri di controllo remoto è tra le più avanzate in Europa. Un tentativo era già stato testato in Svezia, ma in un aeroporto di piccolo cabotaggio. Non tra il secondo e il quarto scalo d’Italia.

Secondo i dati Enac 2016 (qui), Milano Malpensa è infatti – dopo Roma Fiumicino – il secondo scalo italiano con 19.311.565 passeggeri, mentre Milano Linate è al quarto posto con 9.636.221 (in mezzo c’è Orio al Serio, 11.059.238 passeggeri).

A 76 metri di altezza, nella torre di controllo di Malpensa lo sguardo dei controllori spazia sulle piste dell’aeroporto a nord di Milano. Tra i 470 e i 500 voli atterrano e decollano ogni giorno allo scalo in provincia di Varese, davanti alle scrivanie dei controllori di volo. Decine di monitor trasmettono agli addetti le informazioni sui voli, sul meteo, sul traffico in arrivo e in partenza. “Ma nulla può sostituire il fattore umano, per il controllo è fondamentale”, spiega Claudio Biagiola, responsabile della torre di controllo di Malpensa per l’Enav spa, la società responsabile del controllo del traffico aereo. [Continua a leggere su Wired cliccando qui]

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 13 Marzo 2017
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