Non solo Nique, ora Maynor splende di luce propria
Se la palma di MVP è facile da assegnare, Varese trova anche prove ottime da parte del play e solidità sotto canestro dalla coppia Anosike-Pelle
JOHNSON 9 (IL MIGLIORE) – Partita irreale, in cui sfida palesemente ogni difensore per poi infilarlo come un torero a ogni carica rivale. Trenta punti, compresi quelli che mandano in archivio una volta per tutte una partita bella, dura, lunga, faticosa. DOM-inatore.
ANOSIKE 7 – Meno scintillante rispetto alle ultime prove, perché i bresciani a rimbalzo sono rocciosi e concreti. Pelle gli toglie un po’ la scena ma il suo finale è solidissimo: 9 rimbalzi totali, 9 punti compresa una magata a rimbalzo offensivo quando due avversari si pestano i piedi a vicenda.
MAYNOR 7,5 – Lasciamo perdere la difesa, tanto sappiamo che lì non potrà mai dare una scossa. Dalla metà campo in su però è un fuoriclasse, per i nostri standard: si presenta con tre bombe a segno, chiude con 18 punti e 6 assist (ancora saldo positivo rispetto alle – 2 – palle perse) e con 10 falli subiti, la metà dei quali in modo furbo, sporco, intelligente, spesso quando l’attacco non trova sbocchi. Caja lo ha rigenerato.
PELLE 7 – Undici di valutazione in 13′, impatto da “pronto subito” che consente a Varese si concretizzare un primo break nel secondo periodo. E testa collegata, un’altra volta: così si cresce.
BULLERI 5 (IL PEGGIORE) – Quello che va più in difficoltà contro le braccia lunghe di Vitali e gli attributi cubici di Bushati. Caja lo preferisce ad Avramvic per il raziocinio ma stavolta non ha la risposta che l’Artiglio si augurava.
CAVALIERO 6,5 – Solo tre punti, all’inizio, ma tantissimo lavoro sporco in difesa, anche quando c’è da mettere il corpo contro i gomiti di Moss o i chili di Burns, visto che il capitano accetta tutti i cambi. Esce bene nel finale da un paio di azioni confuse, Caja a un certo punto lo preferisce a Eyenga che stava rischianod il fuorigiri. In risalita.
KANGUR 7 – Duro, cattivo, concreto, nonostante un volto impassibile. Riecco pure lui: 9 punti con 4/7 al tiro, l’occhio di ghiaccio ma la mascella da pit-bull.
FERRERO 5,5 – Un Kangur del genere e problemi di falli che iniziano subito lo tengono lontano dal cuore della partita. Del resto, contro “numeri 4” come Landry e Burns, non era la sua partita.
EYENGA 6,5 – Prova imperfetta, in salita, con diverse sbavature. Però anche due triple pesanti in momenti diversi, 4 recuperi che equilibrano le palle perse, la stoppata nel finale a Vitali che vale un canestro, tanta è stata la veemenza e il tempismo della giocata. Promosso pure lui.
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