Spinelli e botte agli agenti, arrestato 27enne a Varese

Un 27enne tunisino ha reagito cercando di picchiare gli agenti, ma è un personaggio un po' particolare

carabinieri polizia varie

Resterà in carcere, su decisione del giudice Fertitta all’udienza per direttissima, un giovane tunisino di 27 anni trovato con due spinelli nell’automobile e successivamente arrestato per aver aggredito uno dei poliziotti che stava compiendo la perquisizione domiciliare in via Giampaolo dove l’uomo è alloggiato, ospite di una sedicente signora Maria.

Il giovane è stato notato ieri da una pattuglia della polizia di Stato mentre, in compagnia di una ragazza, stava trasportando un televisore dall’autovettura all’appartamento. Gli agenti hanno deciso di procedere a un controllo e quando si sono affiancati all’autovettura hanno fatto una serie di domande alla ragazza, la quale ha ammesso la presenza dello stupefacente specificando che era di proprietà del suo amico tunisino.

Gli agenti hanno altresì accertato che l’uomo, a gennaio, era stato già arrestato per il possesso di hashish e che aveva patteggiato due anni di carcere ottenendo tuttavia di rimanere a piede libero.

Sulla scorta di queste informazioni la polizia ha deciso di perquisire l’appartamento, all’interno del quale ha trovato altri 400 euro che in udienza il tunisino ha affermato essere stati un regalo della sorella: soldi consegnati mentre la stessa stava effettuando un viaggio, dall’Austria alla Tunisia, con una specifica tappa Varese per consegnare il denaro.

Gli agenti hanno tuttavia riferito che la ragazza, da loro ascoltata, ha raccontato di essere oggetto di percosse, saltuariamente, da parte dell’amico e che il giovane, ogni tanto, sarebbe solito inneggiare all’Isis.

 Una volta giunti in casa, gli agenti hanno chiesto dove fosse il permesso di soggiorno: l’uomo a quel punto ha cominciato a reagire e ha cercato di divincolarsi e di scappare dal balcone. Fermato da un agente, lo ha colpito gettandolo a terra e provocandogli un taglio alla testa.  I poliziotti lo hanno fermato e arrestato.

Il tunisino è un richiedente asilo da un anno ed è da due anni in Italia.  È anche sposato in Inghilterra, ma sui suoi precedenti c’è ancora qualcosa da accertare.

Aggiornamento: 

Alla vicenda emersa in tribunale va aggiunta la versione della donna che si trovava in compagnia del tunisino. Secondo la testimone, gli agenti di polizia non avrebbero trovato due spinelli nell’auto bensì un filtro già fumato all’interno dell’automobile e un secondo filtro fumato sulla strada. La donna riferisce di non aver mai detto alla polizia che il tunisino abbia inneggiato all’Isis e specifica che non si tratta di un terrorista. L’udienza del processo si terrà il 28 marzo.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 23 Marzo 2017
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