Cinquestelle Luino: “Vergognoso lo stato dei nostri torrenti”

I grillini lamentano la presenza di scarichi abusivi in diversi corsi d'acqua della zona, utilizzati anche per scaricare rifiuti

Avarie

Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dall’attivista luinese del movimento 5 Stelle Donato Filippo Palumbo in merito allo stato delle acque di alcuni torrenti del Luinese.

Da quanto tempo non fate una camminata nei boschi respirandone gli umori?
Da quanto tempo non vi sdraiate sui ciotoli delle rive del lago?
Preparatevi al tradimento da parte dei vostri ricordi.

Inoltrandosi a piedi lungo i sentieri che ci attirano alla vita dei nostri boschi, avviene sempre più spesso di incappare in aree più o meno estese che disvelano “vestigia umane” nelle più svariate manifestazioni della civiltà Sapiens Sapiens.
Contrastate l’istinto di voltarvi dall’altra parte, nel faticoso tentativo di convincere voi stessi che lì non ci sia nulla di inusuale.
Il nostro “fuori porta”, dalle valli più remote a quelle più accessibili, ha raggiunto, grazie alla quantità di rifiuti urbani privati e non, un livello di degrado talmente esteso che arriva a riguardare perfino i luoghi più inaccessibili, collocati su argini e falesie incombenti sui corsi d’acqua.
Non so voi ma personalmente prendere coscienza del mio stato di impotenza, riguardo alla possibilità di contrastare questo crollo della sensibilità comune verso l’unica casa in cui ci sia consentito vivere, mi evoca sentimenti di delusione e rabbia.

Quanto pulite sono le nostre acque se liquami biancastri provenienti dagli agglomerati urbani limitrofi scorrono senza sosta andando ad uccidere specie animali e vegetali, inquinando il territorio e le falde da cui gli esseri viventi tutti si servono?

Gli attivisti di Luino 5 Stelle si pongono ormai da tempo queste ed altre domande.

Ma andiamo per gradi.

In materia di acque l’unico comune ad aver preso provvedimenti in materia è Dumenza che, grazie al primo lotto di canalizzazione delle acque nella parte bassa del paese(da S. Giorgio verso Luino sono acque che a detta del Sindaco Valerio Peruggia non vengono propriamente depurate ma semplicemente canalizzate verso la piana di Voldomino), sembra aver scongiurato questo genere di problemi che nella maggior parte dei casi si tramutano in vere e proprie problematiche ambientali.

E’ inoltre previsto ormai da troppo tempo un secondo lotto di canalizzazione per cui, da fonti ufficiali presenti e scaricabili sul sito del Comune di Dumenza, tutti gli scarichi dalle zone di Runo, Stivigliano, Due Cossani e Trezzino (torrente Colmegnino) sarebbero convogliati nella stessa traccia del primo.
Sono stati richiesti nel 2013/2014 fondi per 1.400.000,00 € a Regione Lombardia che sarebbero dovuti servire per questo progetto che, da allora, rimane allo stato di “Relazione Tecnica”: si può chiaramente evincere che per la condizione della qualità delle acque risulta essere inqualificabile l’atteggiamento mantenuto fino ad oggi nell’affrontare un problema di una entità scandalosa come questo. Un merito va dato invece all’attuale amministrazione del Comune di Dumenza per aver sostenuto nonostante gli insufficienti mezzi sia economici come legislativi a disposizine una richiesta simile, che però a quanto pare, non carpisce l’interesse di Regione Lombardia.

Chiaramente la nostra ricerca si è focalizzata sui corsi d’acqua montani più vicini alle nostre case, che ancor’oggi si trovano in situazioni assolutamente vergognose.
Ma assolutamente da non sottovalutare sono anche i corsi dei fiumi più a valle nei comuni di Luino, Germignaga…ecc., che presentano le stesse caratteristiche, ovviamente amplificate data la portata degli scarichi presenti, dei fiumi presi in considerazioni nei paesi “alti”

In materia di rifiuti presenti nel territorio la situazione è ben più grave, con la presenza OVUNQUE di sversamenti abusivi a cielo aperto, grazie alla noncuranza ed il menefreghismo di quella cittadinanza che sa solo guardare al proprio “orticello”.
Basta navigare con Google Maps per ottenere dalla funzione “Street View” immagini inequivocabili dei cigli delle nostre strade.
Sapete cosa potrebbe significare se un costone di montagna, “farcito” e composto principalmente di rifiuti dovesse franare rovinosamente a valle?
E non si pensi al classico pacchetto di sigarette o al mozzicone; si manifestano nella loro più “fulgente maestosità” rifiuti ben più pericolosi e dannosi sia per l’ambiente che per le persone in tutto il territorio dei vari comuni montani (Luino, Dumenza, Germignaga, Agra, Curiglia), come risulta di demolizioni (nella foto in alto), smaltimenti di qualunque genere spesso anche di lungo corso nonché di pessimo spettacolo per chi visita i nostri territori.

E’ doveroso ricordare a tutte le amministrazioni comunali del nostro territorio che non basta “riempirsi la bocca” con proclami per far tornare nei nostri territori il turismo di un tempo, ma semplicemente mettersi una mano sulla coscienza e porre rimedio alla situazione ormai quasi insostenibile che si è venuta a creare.
Difatti va sottolineato con forza che le amministrazioni del territorio facenti capo all’ANCI, secondo il Dlgs 152/2006 (Norme in materia ambientale) all’art. 55.4 e 55.5, PARTE III, SEZIONE I, TITOLO I, CAPO I, sono direttamente investite dell’onere di salvaguardia e tutela ambientale, nonchè di segnalazione di possibili reati ambientali, direttamente al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.
Ovviamente non dovrebbe essere il comune cittadino a dover “spulciare” gli articoli di legge inerenti alla materia trattata.
Per questo motivo tutti i nostri Portavoce Regionali e Nazionali del Movimento Cinque Stelle si sono già resi disponibili nell’attuare a riguardo precise richieste ed interrogazioni inerenti a questo scempio che da ormai troppo tempo viene evitato per pura cecità amministrativa ed inesistente considerazione del bene comune qual è il nostro ambiente, nella più ampia accezione.

Ed è solo l’inizio…

Donato Filippo Palumbo
Luino Cinque Stelle

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Aprile 2017
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