Conti in ordine, la Bcc è pronta a entrare nella Holding
Dal 2009 a oggi accantonati oltre 101 milioni di euro per i crediti deteriorati. I vertici scelgono la capogruppo Iccrea. «La vera sfida per le banche è la redditività»
Quando si va all’appuntamento più importante della propria vita, bisogna essere impeccabili. Per la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate quell’appuntamento è ormai alle porte. Il cda ha infatti scelto di aderire a Iccrea (Istituto Centrale delle Casse Rurali e Artigiane) che si è candidata a capogruppo del credito cooperativo in alternativa alla Cassa Centrale Banca (Ccb) gruppo trentino. La decisione andrà ratificata dall’assemblea dei soci prevista per il 21 maggio prossimo.
LA PULIZIA NEL BILANCIO È STATA FATTA
Nella sede di via Manzoni a Busto Garolfo si respira un clima sereno e di fiducia. Il percorso iniziato quasi dieci anni fa dai vertici della Bcc è arrivato a compimento nel momento più delicato per il sistema bancario italiano. Tutti gli istituti di credito, dal più piccolo al più grande, devono infatti fare i conti con il proprio passato quindi con i crediti di scarsa qualità e malati da tempo.
La Bcc, guidata dal presidente Roberto Scazzosi e dal direttore generale Luca Barni, i suoi conti ha iniziato a sistemarli a partire dal 2009, in netto anticipo sulla bufera che ha investito il sistema creditizio italiano. Accantonamento dopo accantonamento hanno messo a perdita per gli Npl, i Non performing loans, cioè i crediti deteriorati, ben 101 milioni e 748mila euro, quasi quanto l’intero patrimonio della banca. «In effetti – spiega Scazzosi – potremmo parlare di patrimonio perso, ma quegli accantonamenti andavano fatti in quella misura e con trasparenza. Tutto questo ci consente di entrare nel nuovo gruppo in una posizione di forza e nelle condizioni migliori».
Gli impieghi della Bcc in provincia di Varese ammontano a 670 milioni di euro, ovvero il 4% degli impieghi totali dell’intero sistema che eroga complessivamente 17 miliardi. Questo significa che se in otto anni il Credito cooperativo a causa degli Npl ha sacrificato 101 milioni di euro, l’intero sistema ne ha bruciati 2 miliardi e 400 milioni.
LA BCC HA SCALATO LE CLASSIFICHE
Le condizioni di cui parla Scazzosi trovano riscontro nei dati pubblicati da”BancaFinanza” (mensile dedicato al settore creditizio e finanziario) che vedono la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate passare dal 108° al 9° posto nella classifica generale delle piccole banche, dal 73° al 5° nella classifica della produttività e dal 130° al 46° nella classifica generale di tutte le banche, esclusi i gruppi. «La parola giusta è serenità – aggiunge Barni -. Il nostro Cet1 (Common Equity Tier 1, il parametro che misura la solidità di una banca ndr) è pari al 16,7% ben al disopra del minimo richiesto pari al 10,50%. Noi i compiti a casa li abbiamo fatti bene».
IL SEGRETO È LA REDDITIVITÀ
Gli Npl non devono essere una scusa per chiudere i cordoni della borsa. Barni cita il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, secondo cui i crediti deteriorati per le banche ben patrimonializzate non incidono sull’offerta di credito. «La vera sfida per le banche – continua il direttore della Bcc – è la redditività, grazie alla quale siamo riusciti a coprire gli Npl. Noi facciamo il + 3,4% di impieghi perché siamo su questo territorio e ne raccogliamo i segnali positivi che arrivano da famiglie e imprese. Non abbiamo problemi di liquidità e facciamo reddito perché abbiamo cambiato il nostro modello di business. Il merito è dei nostri dipendenti che si sentono parte di questo progetto e danno un vero servizio ai nostri clienti che a loro volta ci considerano una banca tranquilla e affidabile per i propri risparmi e per fare investimenti».
LA CESSIONE DI AUTONOMIA ALLA CAPOGRUPPO
La snellezza della struttura, il coinvolgimento dei lavoratori nel progetto della banca, la capacità di decidere in tempi ragionevoli e su informazioni fresche che arrivano direttamente dal territorio oggi rappresentano un asset competitivo per la Bcc. La decisione di entrare a far parte della holding Iccrea, per effetto della riforma del credito cooperativo, inciderà quasi sicuramente su questo modello. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate conferirà capitale alla capogruppo che a sua volta prenderà decisioni per il funzionamento complessivo del sistema. Una volta entrata nella holding che ne sarà di questa autonomia? «Una parte va necessariamente sacrificata – conclude Scazzosi – ma è chiaro che faremo sentire la nostra voce».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
flyman su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.