Franco Tosi, continua il confronto sul futuro dell’azienda

L'imprenditore Presezzi vuole pagare l'area un milione ma il commissario ne chiede 11. Regione Lombardia è pronta ad investire 2,2 milioni di euro ma il sindaco Centinaio chiederà l'intervento del ministro Calenda

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Si è tenuto ieri (mercoledì) a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un incontro fra le parti pubbliche e private interessate alla positiva conclusione della procedura di vendita della cosiddetta Area Nord della Franco Tosi. All’incontro hanno partecipato il Commissario per la procedura di vendita Andrea Lolli, l’imprenditore Alberto Presezzi e la moglie, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, il Sindaco e Vicesindaco di Legnano, Alberto Centinaio e Pier Antonio Luminari, rappresentanti di Regione Lombardia e del Ministero.

Il fatto nuovo atteso era l’esito della perizia effettuata dal Commissario Lolli a seguito della proposta di acquisto presentata dall’imprenditore Alberto Presezzi. Il valore stimato è risultato di molto maggiore (circa 11 milioni di euro) di quello della suddetta offerta (un milione). Per tale motivo il Commissario venditore ha invitato l’offerente a “lavorare” ulteriormente sull’offerta per tentare di avvicinarsi alla stima.

«Preso atto che la stima non tiene ancora conto delle passività ambientali – aggiunge il sindaco Centinaio -, oggetto di una ulteriore verifica che terminerà nel giro di due settimane, ho fatto presente che la soluzione della vicenda Franco Tosi non deve limitarsi alla sola dimensione delle aspettative del Comitato di Sorveglianza, ma deve tenere conto anche della salvaguardia dei posti di lavoro, delle strategie industriali dell’impresa, del valore per Legnano della permanenza di un’azienda simbolo delle eccellenze industriali del nostro territorio, delle ricadute urbanistiche fortemente negative a seguito di una eventuale delocalizzazione della Franco Tosi, nonché delle recenti scelte urbanistiche del nostro Comune in ambito di variante al PGT».

L’imprenditore Alberto Presezzi ha messo in dubbio la stima peritale, che non tiene conto dello stato reale del mercato della compravendita dei siti industriali vetusti e dei rilevanti investimenti necessari per eliminare le passività ambientali e ammodernare i siti produttivi; dopo di ciò non ha interrotto le trattative e si è mostrato disponibile ad approfondire criticamente la reale valutazione.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità per i lavoratori e per la città di proseguire e portare a compimento la procedura di vendita, hanno condiviso la posizione del Sindaco di Legnano ed hanno chiesto di riprendere urgentemente le trattative possibilmente a Milano.

Il rappresentante della Regione Lombardia ha riconfermato l’impegno a stanziare un importo dell’ordine di 2,2 milioni di euro a sostegno dei rilevanti investimenti per l’innovazione e la competitività, vincolati alla permanenza a Legnano della storica società; nel contempo ha ribadito il richiamo al Ministero di individuare il veicolo normativo per tale rilevante finanziamento.

«Un confronto aperto e produttivo con i vertici del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) sul futuro della Franco Tosi». E’ quanto viene richiesto dall’Assessore regionale all’Economia Crescita Semplificazione Massimo Garavaglia, a seguito del tavolo ministeriale in cui sono emerse alcune criticità legate alla permanenza della storica azienda legnanese sul territorio.

Tutti gli intervenuti hanno invitato il Ministero a svolgere un ruolo più attivo ed incisivo per portare a conclusione la complessa trattativa che mette in gioco interessi ineludibili che vanno oltre una mera vendita di edifici produttivi. Il Sindaco Alberto Centinaio ha accettato l’invito dei presenti di farsi promotore di un incontro urgente, e possibilmente conclusivo, con la partecipazione dei massimi livelli del Ministero a Milano.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Aprile 2017
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