A Lonate convocato il consiglio comunale, il vicesindaco entra come consigliere

La conferenza capigruppo ha deciso la data di convocazione. Si dimette un consigliere di Forza Italia

Nuovo consiglio comunale a Lonate Pozzolo (inserita in galleria)

Il consiglio comunale di Lonate Pozzolo si riunirà lunedì 5 giugno, affrontando – oltre a punti più “ordinari” – anche la questione dell’arresto del sindaco Danilo Rivolta e il futuro dell’amministrazione.

Non è l’unica novità di giornata: oggi si è dimesso, con una lettera inviata al presidente del consiglio comunale, il consigliere di maggioranza, Nicolò Migliorin (che fa riferimento a Forza Italia). «Ho presentato una lettera di dimissioni, spiegando le ragioni. Non intendo dire di più, non intendo farmi pubblicità» precisa Migliorin, che era anche capogruppo della lista di maggioranza, “Per Lonate”, e consigliere delegato allo sport.

Il presidente del Consiglio comunale Mauro Andreoli spiega che si fa riferimento a «motivazioni di natura personale». La rinuncia di Migliorin è significativa non solo in sé, ma anche per l’avvicendamento che porta nell’assemblea civica lonatese: il primo dei non eletti – che subentra quindi sui banchi di maggioranza – è infatti la vicesindaco Sabrina Marino. Viene così sanata – per così dire – l’anomalia che era stata sottolineata dalle opposizioni nei giorni scorsi, quella per cui un assessore non eletto – per quanto nominata vice del primo cittadino – si ritrovasse a guidare l’ente comunale in assenza coatta del sindaco (nella foto: Marino al banco della giunta, insieme a Danilo Rivolta, il giorno dell’insediamento).

Tornando al consiglio, la seduta di lunedì 5 giugno sarà convocata ufficialmente nella mattina di mercoledì 31 maggio. Al primo punto dell’ordine del giorno c’è appunto la surroga (cioè la sostituzione) di Migliorin, con il subentro di Sabrina Marino. Seguirà l’esame del rendiconto di gestione, il bilancio consuntivo del 2016. E subito dopo sarà la volta del punto politicamente più caldo: la mozione presentata dalle minoranze – Democratici Uniti e Lista Libera – che chiede le dimissioni del consiglio comunale.

È un passaggio di forte significato politico (l’opposizione chiede in sostanza ai consiglieri di prendersi la responsabilità o meno di continuare) e che per la prima volta porterà a discutere di quanto successo due settimane fa, con l’arresto del sindaco Danilo Rivolta, del fratello Fulvio, di due imprenditori, nel quadro di una indagine che vede indagati anche segretario comunale e comandante della Polizia Locale.

Ovviamente la questione degli arresti continua ad animare il dibattito in paese, sulle pagine Facebook e nei bar (nonostante in un servizio del Fatto Quotidiano si sia arrivati a parlare di “omertà”). “Vergogna!” è il messaggio che compare sui manifesti affissi dei Democratici Uniti, l’opposizione di centrosinistra. Che rilanciano – tra l’indignato e l’ironico, verrebbe da dire – l’articolo con cui Danilo Rivolta sulle pagine dell’informatore comunale rivendicava «un impegno forte per la legalità».

In consiglio non si parlerà – in linea generale – delle responsabilità giuridiche (di quello si occupano la pubblica accusa e il tribunale), ma dell’aspetto politico e amministrativo: «In commissione capigruppo -spiega ancora Andreoli – abbiamo concordato il rinvio della richiesta di consiglio monotematico, che sarà valutato se la discussione non risulterà esaustiva nell’esaminare la situazione dell’ente».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 30 Maggio 2017
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