Pochette verde al corteo storico: Sala difende il presidente Fagioli

Non si placa la polemica sulla pochette verde col sole delle alpi scelto dal presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli durante la messa trasmessa sulla Rai

Pochette verde al corteo storico: Sala difende il presidente Fagioli

E’ passata quasi una settimana dalla festa delle associazioni che domenica ha animato il centro di Saronno ma le polemiche sulla scelta del presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli di sfilare con la pochette verde con il sole delle alpi non si sono placate.

Scende infatti in campo Claudio Sala segretario cittadino della Lega nord: “Le autorità comunali ogni anno sfilano alla testa del corteo storico – esordisce in una nota – ciascuno è libero di vestirsi come preferisce, nel rispetto delle leggi. Quest’anno i tre assessori donna hanno scelto di indossare abiti d’epoca, mentre Fagioli ha scelto un elegante abito blu con gilet e cipolla nel taschino”.

Il segretario fa poi riferimento alla prima puntata della polemica sulla pochette verde quella che ha seguito la messa dal Santuario trasmessa su Raiuno. In quell’occasione il presidente del consiglio comunale aveva letto un’intenzione della preghiera dei fedeli sfoggiando il fazzoletto verde.
“Come è risaputo e ormai ben noto, anche per le recenti polemiche sulla pochette durante la messa Rai, Raffaele Fagioli indossa in ogni occasione sulla sua giacca, con orgoglio, la spilla leghista con l’effige di Alberto da Giussano e la pochette verde. Sono simboli, simboli a cui ogni leghista tiene e dai quali non intende separarsi; è normale che non possano piacere a tutti, ma i gusti e le preferenze sono questioni soggettive”.

Sala non si limita a rimarcare le proprie posizioni ma replica anche a Luciano Silighini Garagnani, numero uno della lista civica “L’Italia che verrà” che aveva criticato l’uso della pochette nel corteo storico: “Su un aspetto, però, non transigiamo: il rispetto. Definire “straccetto politico” un simbolo caro a milioni di persone è offensivo e non è degno di una persona che si è proposta per diventare sindaco della nostra città. Ricordo infatti che il Sole delle Alpi è un simbolo storico per tutta la Padania, ed anche per Saronno. Il nostro Santuario ne conserva diversi esemplari sia all’interno che all’esterno. Il verde è il colore della natura, come può non essere a tema all’interno del corteo storico di un borgo contadino divenuto città da meno di un secolo? Il riconoscerne una valenza solo ed esclusivamente politica è dunque negli occhi di chi guarda, non di chi li indossa”. E conclude: “Il fazzoletto verde con il sole delle Alpi e la spilla di Alberto da Giussano sono per noi simboli identitari e chiediamo che vengano rispettati”.

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Pubblicato il 14 Maggio 2017
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