Addio ad Angelo Luraschi
Era uno degli instancabili animatori del Gruppo Folkloristico Bosino. Il commosso saluto di chi ha condiviso con lui una passione
Addio ad Angelo Luraschi, uno dei protagonisti del Gruppo Folkloristico Bosino, scomparso improvvisamente.
«I ricordi sono tanti, perché in oltre 50 anni di impegno nel Gruppo Folk Bosino gli aneddoti sono centinaia», lo ricordano gli amici che con lui hanno condiviso la passione. «I Bosini erano la sua seconda casa e lui ne era l’immagine, la “macchietta” che rimaneva impressa nella mente di chiunque avesse avuto la fortuna di vederlo esibire ed applaudire. Angelo era un gigante buono, grande e grosso, dolce come il miele, con occhi sorridenti e luminosi. Sempre pieno di gioia, giocherellone, sensibile e con tanta voglia di divertirsi. Il suo cappello era inconfondibile, piccolino in confronto al suo testone, cadeva a pezzi da quanto lo spiegazzava tra le mani, ma era il suo inseparabile compagno di avventure. La sua voce era possente, le sue note basse facevano vibrare l’anima».
«Quando cantava diceva che le parole non erano importanti, bastava ritmo e sentimento. Era il personaggio del “Gipponat” che vestiva come una seconda pelle, tanto che anche all’ultimo spettacolo 15 giorni fa, ci sono state persone che chiedevano del “Ciucc”. Il suo “Barbaiada” che sfoderava durante le bosinate è indimenticabile, come il suo “cadavere spaziale” che ci regalava dal suo posto d’onore del pullman durante le trasferte. La sua soave danza da “libellura” metteva a dura prova tutti i palchi, lasciando a volte dei buchi. La rude delicatezza in cui trascinava la “Peppinetta” nel suo abbraccio, che la faceva apparire un lenzuolo in balia della tempesta».
«Sembra impossibile ed è surreale per noi pensare che Tu non sia più qui, pronto a divertirci, ma come cantavi sempre Tu nella “Canzun d’or Boschireau”: e ‘n dì o l’alt ra Mórt la riva…»
I funerali si terranno venerdì 16 ore 9.00 a Casbeno.
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