Agesp replica: “Ogni euro speso per i legali ne ha fruttati 51”

Il direttore generale Gianfranco Carraro risponde all'interrogazione presentata dal consigliere di maggioranza Cornacchia sulle spese per incarichi legali sostenute dalla società partecipata: "Così ci danneggia"

I nuovi mezzi di Agesp

«E’ a dir poco sconcertante apprendere che il buon nome del gruppo AGESP venga così scalfito ed infangato da notizie apparentemente esplosive ma che non trovano nei fatti alcun riscontro oggettivo e sono destituite di ogni fondamento (quantomeno per la ricostruzione che ne è stata fatta)» – è furioso il direttore di Agesp Gianfranco Carraro che affida la replica ad una lunga nota in cui spiega quanto hanno fruttato gli incarichi agli studi legali da parte della società partecipata, rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere comunale Diego Cornacchia.

Da un’analisi di semplice messa a fuoco della questione, emerge una verità differente e del tutto giustificata non solo nel merito ma anche nel quantum. Il Direttore Generale del gruppo AGESP, Dott. Gianfranco Carraro, a nome anche degli organi amministrativi passati ed attuali (con la precisazione che proprio nel periodo “incriminato” lo stesso è stato amministratore Unico sia di AGESP S.p.A. che di AGESP Attività Strumentali S.r.l. e Direttore Generale di AGESP Energia S.r.l.) non ci sta ed interviene personalmente per effettuare una ricostruzione dei fatti e dare una serie di puntualizzazioni che mettono ancora una volta in evidenza la correttezza nella gestione operativa del gruppo stesso.

Non è la prima volta che le società del gruppo si trovano prese di mira su aspetti gestionali che agli occhi di alcuni, vengono letti con una visione negativa e di dura critica ma che poi, in esito ad un’attenta e ponderata ricostruzione, mettono in evidenza un contesto differente.

Perché mai non si sente il bisogno preventivo di approfondire prima certe dinamiche anche con confronti diretti e mirati con i vertici apicali delle società in un confronto aperto e leale e si preferisce, invece, diffondere sui media un’apparente realtà che non giova a nessuno e mette in cattiva luce la gestione della società? E’ questo uno degli interrogativi incomprensibili che il Direttore Generale pubblicamente intende richiamare all’attenzione dell’opinione pubblica.

Il gruppo AGESP in questo momento avrebbe bisogno di ben altre attenzioni in un contesto temporale in cui anche per scelte della proprietà sta cercando partners con cui rafforzarsi sul mercato e poi si chiede, ancora, che credibilità possono dare notizie di questo genere che intaccano l’immagine delle società agli occhi dei fornitori, delle banche, dell’opinione pubblica, dei dipendenti, dei cittadini?

Le scelte operate in termini di ingaggio dei professionisti sono sempre state improntate alle reali e necessarie esigenze soprattutto per quelle attività che, avendo natura commerciale (vendita di vettore energetici, gas metano, energia elettrica, calore, acqua, e vendita di altre tipologie di servizi, spazi pubblicitari, affitti di spazi, parcheggi, igiene ambientale, etc.), ne richiedevano un presidio anche a fini di una corretta tutela societaria ed in particolare operate nei confronti di professionisti di tutto rispetto e credibilità sulla base anche dei continui e buoni risultati che gli stessi hanno dimostrato sul campo, in diversi casi anche oltre alle più rosee aspettative.

Ciò premesso ed entrando nel merito della questione messa in evidenza dal Consigliere, Avv.to Diego Cornacchia, qui di seguito vengono riportate le dovute puntualizzazioni.

In primis, è bene far constatare che il gruppo AGESP ha adottato da anni un sistema improntato alla Trasparenza amministrativa: periodicamente sui siti aziendali e nei termini di legge vengono pubblicati tutti i dati e le informazioni previste proprio per dare la possibilità a chiunque di verificare l’andamento gestionale anche per quanto concerne l’assegnazioni di incarichi professionali quali quelli in discussione.

Con specifico riferimento agli incarichi legali va altrettanto preliminarmente fatto constatare che l’ammontare complessivo si riferisce a prestazioni professionali di ben tre società del gruppo (AGESP S.p.A., AGESP Energia S.r.l. ed AGESP Attività Strumentali S.r.l.), fermo restando che in taluni casi i costi imputati alle predette società per la causale in parola vengono anche proporzionalmente ribaltati anche ad altre società partecipate a seconda della tipologia e della finalità dell’incarico.

In molti casi, poi, le consulenze sono riferite ad operazioni straordinarie e riguardanti tematiche di particolare specificità e complessità a contenuto strategico – industriale che hanno necessariamente imposto il coinvolgimento di professionalità esterne con spiccate attitudini.

Peraltro, si riferiscono ad una serie di assistenze molto eterogenee tra loro di tipo societario, civile, amministrativo, giuslavoristico, fiscale, etc. e comprendono sia attività di natura giudiziale che stragiudiziale. Il periodo di riferimento è bene ricordarlo include due anni di gestione completi (2015 – 2016) e due mesi del 2017 (gennaio e febbraio).

Date le premesse ed analizzando il contesto messo in risalto dal Consigliere comunale sulle attività di recupero credito va altrettanto messo in evidenza, per trasparenza, che i citati studi legali collaborano storicamente con le realtà societarie del mondo AGESP da anni ben precedenti il 2015. Infatti, è bene ricordarlo che gli studi menzionati collaborano con le società dal 2012/2014.

Ad ogni buon conto come meglio dettagliato nel prospetto di seguito riportato a fronte di 115.649,52 (centoquindicimilaseicentoquarantanove/52) Euro corrisposti ai consulenti dal gruppo AGESP, nelle casse dello stesso gruppo sono state introitati quasi 6 (sei) milioni di Euro ovvero a fronte di un figurativo importo di 1 (uno) Euro di costo le società hanno incassato ben 51,50 (cinquantuno/50) Euro.

agesp conti avvocati

1€ investito in attività di recupero crediti ha prodotto 51,50 € di somme recuperate ed incassate dal gruppo AGESP. Tra l’altro 115.649,52 (centoquindicimilaseicentoquarantanove/52) Euro di costi nel periodo 1° gennaio 2015 – 28 febbraio 2017 pagati per recupero crediti se rapportati al volume d’affari del gruppo AGESP, sempre nel medesimo periodo di riferimento, pari ad 185.000.000 (centoottantacinquemilioni) di Euro, equivale ad una percentuale dello 0,06% di incidenza. Ma di che cosa stiamo parlando!!!

Di più! E’, o dovrebbe essere noto, che le attività di recupero credito, e da questo punto di vista il gruppo AGESP ne fa una politica quasi inderogabile qualora ne sussistono i presupposti, in occasione dell’attivazione della predetta attività di recupero i legali incaricati vanno a ripetere le spese legali nei confronti dei clienti o dai soggetti morosi.

Conseguentemente, il valore di 115.649,52 (centoquindicimilaseicentoquarantanove/52) Euro va decurtato dei rimborsi che i legali hanno recuperato con le diverse attività messe in atto diminuendo significativamente la posizione in parola. Richiamando, infine, il secondo aspetto messo in evidenza dal Consigliere comunale riferito “all’opportunità di istituire un ufficio legale consorziato tra le Società” riteniamo opportuno
specificare quanto segue.

Il gruppo AGESP ha da sempre in carico all’interno dell’organizzazione delle singole società un servizio “Affari Generali” che include, tra le altre, anche gli “Affari Legali e Societari” deputato a coordinare le attività ed a svolgere, a supporto delle funzioni di staff ed operative, il necessario
sostegno nella gestione delle attività correnti. Lo schema organizzativo riprende, nella sostanza, quello in essere in tutte le realtà societarie similari al gruppo tenuto conto della sua matrice pubblica. Il tutto come meglio riscontrabile nei rispettivi organigrammi aziendali.
Va, per inciso, fatto presente che a seguito dell’affitto del ramo d’azienda del servizio idrico ad Alfa S.r.l. e, quindi con decorrenza 1° aprile 2016, il Responsabile “Affari Legali e Societari” è stato trasferito in seno alla predetta società e, pertanto la funzione è stata assunta ad interim
nella persona del Direttore Generale. Tale scelta non solo per le competenze che lo stesso dispone ma anche in un’ottica di
contenimento dei costi e, ancor più, in un sistema normativo che non consente l’assunzione di ulteriore personale che impone scelte strategiche che potrebbero preludere ad integrazioni di tipo industriale con ricadute anche per la funzione di che trattasi.

La sentenza richiamata dal Consigliere comunale fa espresso riferimento agli “Enti locali”, non già alle società partecipate da Enti Locali, che trovano, oltre tutto, una serie di fonti proprie e specifiche. Conseguentemente, l’istituzione di un “ufficio avvocatura accentrato da parte del gruppo AGESP” si porrebbe in contrasto con la normativa vigente, posto che sarebbe al di fuori dello schema legale previsto dall’art. 2, comma 12 della legge n. 244/2007, che concede tale facoltà solo ed esclusivamente agli Enti Locali e la cui natura eccezionale non consente interpretazioni analogiche o estensive (in tal senso proprio Consiglio di Stato, sez. V, n. 2731/2017).

Ammessa e non concessa la possibilità di istituire quanto sopra paventato relativamente all’ipotesi di istituire un “ufficio avvocatura accentrato” va fatto constatare che sotto il profilo squisitamente oneroso si registrerebbe un aumento dei costi per il gruppo AGESP, in ragione
della diversità, dell’eterogeneità e delle specificità delle tematiche legate all’operatività dei vari assets delle società del gruppo stesso che, ricordiamo, includono ben 21 ambiti di attività differenti.

In tal senso si renderebbe necessario istituire uno staff legale alle dipendenze del gruppo, con notevole incremento di costi fissi, che possa a seconda della necessità intervenire su tematiche di propria pertinenza, rispetto all’affidamento, in molti casi anche solo occasionale, di incarichi in funzione di reali e cogenti necessità ed interventi (costi variabili), assunti se ed in quando strettamente necessari.

Non trascurabile anche il fatto che, tali risorse, se inserite nell’organico del gruppo, non potrebbero in molti casi, rappresentare in giudizio le Società appartenenti al gruppo stesso, pertanto si registrerebbe un ulteriore aggravio di costi legato all’affidamento di incarichi per tali esigenze.

Non posso che concludere, anche a nome dei rispettivi organi amministrativi, per l’invito e l’esortazione a chiunque volesse approfondire qualsiasi questione pertinente il mondo AGESP a prendere diretto contatto con il management delle rispettive società per evitare il riproporsi di situazioni, a dir poco, imbarazzanti per tutti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Luglio 2017
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