Disegnati peni sui giochi di bimbi, il sindaco: “Il vandalo ce l’ha piccolo”

La vicenda nasce da un post del primo cittadino pubblicato su Facebook diventato virale. La comunità applaude ma alcuni si interrogano sulla risposta dell’amministratore

Avarie

Avvertenza: la notizia è grottesca, ma vera: i vandali disegnano con lo spray bianco dei peni sui giochi del parco pubblico e il sindaco mette tutto su Facebook.

Ma con un commento che fa discutere: dà del “mini-dotato” all’artefice del vandalismo, scomodando nientemeno che Sigmund Freud, il padre della psicanalisi.

«Gentile vandalo, – scrive sulla pagina Facebook del comune di Cocquio Trevisago il sindaco Danilo Centrella – i cittadini del nostro paese hanno potuto notare nei giorni scorsi la tua opera espressiva pittorica al parco giochi. A prescindere dalla dubbia qualità artistica, il cui giudizio è comunque soggettivo, tutti noi siamo molto preoccupati dalla tua necessità di disegnare organi sessuali maschili. Come è noto, oh mio caro giovane imbecille, ormai da molto tempo i massimi esponenti di psicologia mondiale, per primo Sigmund Freud, hanno dimostrato che all’origine della necessità di alcuni soggetti di disegnare “genitali maschili” vi è la convinzione di avere un pene piccolo. Convinzione che nel tuo caso è sicuramente una realtà». 
Ma non è tutto, nella lettera anche l’augurio a che il tempo possa essere poco galantuomo con le “misure” del vandalo.

«Ora, dato che ormai tutto il paese e soprattutto gli amici che erano con te la sera della tua bravata al parco giochi, sono a conoscenza delle tue gravi carenze di virilità, ti esortiamo a rivolgerti a chi ti possa seriamente aiutare sia in campo artistico che psichiatrico. Nel rammaricarmi per il fatto che utilizzi la creatività che Dio ti ha dato in maniera tanto stupida, auguro vivamente che al tuo prossimo gesto insulso e vandalico il tuo già piccolo organo sessuale maschile si accorci di un ulteriore centimetro».

La notizia, è chiaro, ha subito infiammato gli animi dei concittadini: in molti sul gruppo Facebook hanno fatto i complimenti al piglio del sindaco nel denunciare la cosa.

Altri, a dire il vero la minoranza, hanno lamentato l’azzardo di una diagnosi psico – fisica del vandalo da parte del sindaco, che di professione fa l’urologo.

I cittadini di Cocquio stanno da tempo dandosi da fare per rendere vivibile il parco pubblico, una collinetta con prato e alberi un po’ defilata, che collega la zona della stazione col centro storico. Tempo fa sono stati coinvolti anche i bimbi del paese per chieder loro quali giochi volessero per rinnovare il parco.

Ora la denuncia pubblica del sindaco riaccende i riflettori su questo luogo. Forse a breve arriveranno le telecamere per dare un volto al responsabile di quegli imbrattamenti.

Una domanda sorge spontanea: e se fosse una mano femminile la responsabile degli oltraggiosi graffiti?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Luglio 2017
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