Inquinamento del Ceresio, la Goletta di Legambiente registra miglioramenti

Presentati questa mattina i risultati della campagna di monitoraggio delle acque del Ceresio: su 6 punti di prelievo due ancora inquinati, tra cui il Rio Bolletta

Migliora la situazione delle acque lungo la sponda italiana del Ceresio. E’ questa la buona notizia che emerge dai risutati della campagna Goletta dei Laghi 2017, che nei giorni scorsi ha effettuato i prelievi ed analisi in sei punti  del lago.

Questa mattina, nell’Antica Rimessa del Tram di Lavena Ponte Tresa Legambiente ha presentato i risultati delle analisi effettuate.

Su sei punti monitorati (uno in provincia di Como, tre a Porto Ceresio e due a Lavena Ponte Tresa) due risultano inquinati, mentre quattro hanno dato risultati entro i limiti di legge.

In particolare a Lavena Ponte Tresa i due punti di prelievo (lo scarico presso il canneto di via Zanzi, nuovo punto di monitoraggio, e quello sul lungolago XXV Aprile, all’altezza di piazza IV Novembre) sono nei limiti.

Anche a Porto Ceresio i risultati 2017 sono incoraggianti: su tre punti analizzati, la foce del torrente Brivio era ed è rimasta entro i limiti; la foce del torrente Vallone, che lo scorso anno risultava inquinata è ora a norma, mentre resta sempre critica la situazione della foce del Rio Bolletta, ancora fortemente inquinata.

Il sesto punto di analisi, la foce del torrente Telo, a Claino con Osteno, in provincia di Como, risulta ancora inquinato.

A preoccupare maggiormente è proprio il Rio Bolletta: “Nonostante un generale miglioramento dei risultati, anche quest’anno si rilevano livelli molto elevati di inquinamento fecale nel Rio Bolletta – scrive Legambiente nella sua relazione – con livelli di Escherichia coli ed enterococchi preoccupanti”.

“In 9 anni di monitoraggio la situazione qui non accenna a cambiare – ha detto Sergio Franzosi, presidente di Legambiente Valceresio – nonostante Legambiente continui a denunciare il sottodimensionamento del sistema di filtrazione delle acque e la situazione particolare del rio Bolletta, dove sfocia il depuratore di Cuasso”.

Il sindaco di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino e il vicesindaco di Porto Ceresio Franco Pozzi, a nome dei tre comuni rivieraschi, hanno poi spiegato il programma di interventi e di iniziative per il risanamento del lago, finanziati in parte con i fondi del Patto per la Lombardia e in parte con fondi propri accantonati. In totale due milioni di euro che dovrebbero ridurre ulteriormente l’inquinamento del Ceresio, con la speranza di vederlo tornare entro pochi anni interamente balneabile anche sulla sponda varesina.

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Luglio 2017
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