Il “ragazzo di Barbiana” racconta la scuola ai professori di oggi

C'era anche il "ragazzo di Barbiana" Agostino Burberi al workshop destinato alle professoresse che ha presentato il progetto. 22 le scuole partecipanti

Il ragazzo di barbiana parla alle professoresse

Si sono presentate ben 22 scuole della provincia al laboratorio Ideas workshop organizzato per  il 29 settembre presso la sede Acli Centro di Varese, il  workshop obbligatorio per gli insegnanti che volevano introdurre le loro classi al concorso indetto da Acli Varese e associazione Kentro: un progetto, del tutto gratuito, che coinvolgerà i ragazzi nel corso dell’intero anno scolastico e vedrà anche premi ed esperienze per tutti, come la “gita a Barbiana” per tutti i partecipanti, che si sta organizzando, anche con le fatiche che una spesa cosi alta comprendono.

Ma il workshop non è servito solo per distribuire i materiali che serviranno alle scuole (Tra i quali ci sarà, ovviamente, anche “lettere a una professoressa” a cui tutto il progetto si ispira e che i ragazzi saranno chiamati a rendere attuale): innanzitutto, è servito infatti a mostrare ai professori una nuova scuola, che arriva da un’esperienza di 50 anni fa: quella dei ragazzi di Barbiana, seguiti da Don Milani.

E per conoscere quest’esperienza,  gli organizzatori sono andati alla fonte della conoscenza: uno dei 6 primi studenti di don Milani, Agostino Burberi.

Il ragazzo di barbiana parla alle professoresse

«Io mi rifiuto di andare in giro a raccontare la vita di Don Milani: perché a far così lo si trasforma in un santino. E magari ci sono in giro centinaia di don Milani senza che noi lo sappiamo»  ha premesso Burberi. Ma poi ha raccontato una storia incredibile di una scuola alla fine del mondo, basata su due valori: “approfondire sempre” e “non perdere tempo”. Valori che sono stati non una catena per i ragazzi di Barbiana, ma sono stati la molla di un entusiasmo sempre più profondo.

«Ci sono in giro tantissimi insegnanti validi, che fanno scuola non per lo stipendio – ha continuato Burberi- Ma il problema è il ruolo nella società: una volta nel paese contava il sindaco, il farmacista, il dottore e il maestro. Ora nemmeno se lo sognano. Questo è uno sforzo da fare, riportare l’equilibrio»

In una società in cui i ruoli sono saltati, persino i genitori sono da rieducare: un problema che non era ignoto nemmeno a don Milani, che «Chiamava l’educazione dei genitori”Riformatorio maggiorile”  – ha spiegato Stefania Barile – e la stessa “lettera a una professoressa”, era dedicata ai genitori».

UN WORKSHOP PER ARRIVARE ALLO SCOPO FINALE: PORTARE L’OPERA DI DON MILANI NEL PRESENTE

Il workshop è stato solo l’inizio di un progetto, il cui scopo finale è quello di far rivivere l’opera di don Milani in tutta la sua forza educatrice, che vuole arrivare a una nuova “lettera alla professoressa” destinata a chi pensa la scuola in questo momento. «E’ questo il senso del concorso: non semplicemente un’analisi di un testo passato, ma la possibilità di farla rivivere» ha sottolineato Roberto Benotti, dell’associazione Kentro che insieme alle Acli di Varese ha promosso e organizzato l’iniziativa.

Il concorso, dal titolo “Web-Care tra valori e limiti. Da Lettera a una professoressa alle elaborazioni digitali” destinato agli Istituti scolastici della secondaria di secondo grado della provincia di Varese, coinvolgerà le scuole per tutto l’anno scolastico 2017-2018, ed è stato pensato e realizzato insieme al Centro Internazionale Insubrico dell’Università degli Studi dell’Insubria “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti” diretti da Fabio Minazzi e l’Associazione Kentro di Varese, in collaborazione con il Comune di Varese, con il patrocinio della Fondazione don Milani e con il contributo della Fondazione La Sorgente

LE DATE DEL PROGETTO DA RICORDARE

31 ottobre 2017 ore 18 termine per la consegna o l’invio dell’iscrizione al concorso;
21 aprile 2018 ore 18 termine per la consegna o l’invio dell’elaborato;
entro la fine dell’a.s. 2017-18 (maggio-giugno) proclamazione dei vincitori e viaggio a Barbiana.

COME PARTECIPARE

Info, materiali e moduli sono disponibili sul sito delle Acli

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 29 Settembre 2017
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