Tutta la comunità di Avigno a messa per salutare don Jean che ritorna in Togo

Il prete è giunto in Italia una decina d’anni fa gravemente ammalato per le conseguenze di un incidente stradale. È stato salutato da una chiesa straordinariamente piena per il suo rientro in Africa

don Jean Balouki avigno

Difficile lasciarlo andare. Alla spicciolata, dopo i saluti ufficiali dei giorni scorsi, molte persone sono passate dalla casa parrocchiale di Avigno a Varese per abbracciare una volta ancora don Jean Balouki nel momento del suo definitivo rientro in Togo.

La storia di questo prete è una storia di straordinaria ricchezza, che racconta di accoglienza, dedizione e dell’affetto di una comunità.

Don Jean è giunto in Italia una decina d’anni fa gravemente ammalato per le conseguenze di un incidente stradale. Una volta guarito, seppure senza aver recuperato l’uso del braccio destro, don Jean è rimasto qui, assegnato come sacerdote residente alla Chiesa di Avigno a Varese, nella comunità pastorale Maria Madre Immacolata.

Ora, però, don Jean deve tornare in Togo e la notizia ha scatenato una commovente reazione nella comunità. È accaduto così che venerdì sera, nella santa Messa di saluto, il parroco è stato accolto da una chiesa straordinariamente piena, come nelle più importanti festività.

A raccontarcelo è proprio la comunità di Avigno che spiega come fossero presenti anche persone provenienti da tutte le parrocchie venute ad abbracciarlo.

“Resta nel cuore questo giovane uomo, giunto qui colpito nel corpo e nello spirito, che ha saputo trovare in mezzo a noi le strade per tornare in fretta a donare a gli altri. Comprensione, umiltà, silenzio, sorrisi, vicinanza, ironia, semplicità, pazienza, indulgenza, acutezza nell’osservazione, discrezione nell’aiuto, ma anche intelligenza, studio, cultura, grande fede, sono stati gli strumenti del suo camminare per le strade di Varese e nelle vite di tantissimi tra noi. Ritorna alla sua Africa un uomo forte, ricco della sua cultura d’origine e della nostra, custode di un patrimonio di amicizia e condivisione. Un uomo che avrà tanto da donare. Resta a noi una grande nostalgia ma anche la certezza di aver molto ricevuto in modo inaspettato. Ci mancherà la sua benedizione così solenne e vicina, seppure impartita con la mano sinistra! La comunità affida a Dio quest’uomo di fede. Non sarà un “per sempre”. C’è già chi sta pensando ad un viaggio in Togo e le case di tutti saranno pronte ad accoglierlo se vorrà tornare a trovarci. Tutti però sappiamo che il nostro legame supera confini di spazio e di luogo”

Comunità di Avigno

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Settembre 2017
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