Una vicina ricorda Marilena Re: “Sapevamo che non poteva essere fuggita”

Parla una vicina di casa della 58enne uccisa da un conoscente al quale aveva dato dei soldi. Marilena aveva una cartoleria su viale Lombardia: "Di recente aveva trasformato il negozio in abitazione"

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La notizia dell’arresto del presunto assassino di Marilena Re circola sui social da qualche ora e molti suoi concittadini hanno scoperto che la 58enne non era scomparsa volontariamente ma è stata vittima di un brutale omicidio per mano di una persona nella quale aveva riposto la sua fiducia. Davanti alla sua abitazione di via Gerenzano c’è solo qualche giornalista ma in casa non c’è nessuno mentre tra i vicini pochi hanno voglia di parlare.

Tra questi c’è anche una sua vicina di casa che la conosceva da alcuni anni, principalmente come cartolaia: «Andavo nel suo negozio a comprare i fogli per la stampante – spiega la donna – conosco anche il marito e la figlia. Lei non sarebbe mai scappata dalla sua famiglia, dai suoi nipoti perchè li adorava».

La cartoleria era proprio nell’edificio dove i due sono poi andati ad abitare e quando l’ha chiusa ha trasformato il negozio in una stanza della casa che fa ad angolo tra via Gerenzano e viale Lombardia: «So che il negozio è esistito fino alla seconda metà del 2015 poi è stato chiuso e usato per allargare l’abitazione».

Dopo quella ristrutturazione, quindi, la donna e il marito Carlo Buzzi si sono trasferiti da Garbagnate a Castellanza menre la figlia è andata ad abitare in un’altra casa.

«Quello che è successo a Marilena è terribile – conclude la vicina – soprattutto perchè è stata uccisa da una persona che conosceva e della quale si fidava a tal punto da lasciarle tutti quei soldi. Io e la mia famiglia ci stringiamo attorno a Carlo, alla figlia e ai nipotini».

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Settembre 2017
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