Abitare nei secoli, il Fai porta alla scoperta delle dimore Arsago
L'antica cascina, la "casa dell'architetto" che ingloba i resti di una chiesa, la casa sostenibile, ma anche il battistero e le aree verdi: un bel percorso per le "Giornate d'autunno"
Soffermare l’attenzione sulla piazza che attraversiamo per andare al lavoro o conoscere come vivevano i proprietari dell’elegante villa che scorgiamo dal balcone di casa. Sono modi diversi di scoprire le nostre città da punti di vista nuovi. E il Fai, Fondo Ambiente Italiano, ci invita a rinnovare il nostro sguardo sull’Italia partecipando, domenica 15 ottobre 2017, dalle 10.00 alle 18.00, alla Giornata FAI d’Autunno.
Realizzata dai Gruppi FAI Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, attiva dal 1° al 31 ottobre.
Quest’anno il Gruppo FAI Giovani Seprio proporrà ad Arsago Seprio un itinerario sul tema della “casa”. Abitare, infatti, non allude soltanto all’atto del risiedere, ma fa riferimento alla costruzione di un legame tra essere umano e luogo, a un atto di appropriazione di un luogo e dell’identificazione in esso. E il territorio arsaghese ha da sempre offerto all’uomo condizioni ideali di vita. Ad Arsago si registra una presenza umana ininterrotta dall’età Neolitica ad oggi, passando per la civiltà romana, l’età longobarda e il periodo romanico: importanti segni monumentali, ma anche numerose testimonianze della vita quotidiana.
“A ciascuno la sua casa”, dunque. Questo è il fil rouge che accompagnerà il visitatore in sei luoghi ricchi di fascino e storia.
L’antico battistero romanico di San Giovanni Battista, risalente alla metà del XII secolo è “la casa degli iniziati”. È a pianta ottagonale con un tetto a tronco di cono da cui emerge una torre poligonale coperta da una cupola, illuminata da piccole finestre circolari che si aprono entro profonde archeggiature. Nell’elevato spessore delle pareti costruite con grossi blocchi di pietra sono ricavate otto nicchie ad arco che si affacciano sullo spazio centrale al centro del quale vi è la vasca battesimale, in posizione ribassata. Una cornice di archetti in cotto delimita il piano terreno. Al di sopra si sviluppa un matroneo ad archi e volte a crociera. In una nicchia sono raccolte diverse epigrafi di età romana e carolingia.
La Corte Merletti è la “casa dei contadini”: rappresenta una delle ultime testimonianze ancora intatte di una struttura abitativa tipica del territorio; essa conserva le tracce della cultura materiale del contesto socioeconomico che l’ha prodotta. I blandi interventi effettuati sulla struttura durante i secoli e il mantenimento della destinazione d’uso originaria hanno garantito la conservazione dell’articolazione degli spazi e del sistema distributivo e il mantenimento di alcuni elementi significativi come il grande camino in pietra in uno dei locali a piano terra e alcuni tratti di muratura in ciottoli fluviali disposti a lisca di pesce. Alcuni spazi conservano al loro interno elementi di arredo, attrezzature ed utensili: testimonianza dello stile di vita e delle attività che vi si svolgevano.
L’ex chiesa di San Rocco è la “casa dell’architetto”. E’ aperta solo per gli iscritti FAI o per chi si iscrive al FAI per l’occasione. Dedicata a San Rocco, la chiesa, a navata unica, edificata nel 1630 su una più antica, era originariamente utilizzata per riti pagani. Nel 1958, dopo anni di abbandono, si decise di demolire la chiesa che, secondo la Soprintendenza, possedeva uno scarso valore estetico, ad eccezione del campanile. L’architetto Alessandro Minali allora la acquistò per trasformarla nella propria abitazione: nello spazio della demolita navata creò un giardino; la sacrestia divenne invece il suo studio personale. Sul lato sud-ovest aggiunse un nuovo corpo di fabbrica con prospetti tutti differenti tra loro, in quanto si rapportano direttamente al contesto su cui affacciano.
Si potrà visitare anche una “casa sostenibile”: la palazzina in legno insignita della prestigiosa certificazione Casa Clima, costruita dalla Segheria Montagnoli. Il nome Montagnoli è sinonimo di legno dal 1921, quando venne fondata l’omonima azienda per la produzione di legname da opera sfruttando le risorse boschive della zona. Nel corso degli anni, all’attività di segheria venne affiancata quella di carpenteria in legno. Nel 1968 venne costruita una nuova segheria, più ampia e completamente automatizzata. Dal 1978 l’azienda è impegnata nella realizzazione di grandi opere (palestre, chiese, ponti pedonali) dal contenuto tecnologico elevato e di grande valenza architettonica.
La Palude Pollini, nota anche come “Boza di Rügn“, è una zona umida di elevato interesse biologico. Tra le molte specie presenti si annovera il raro e protetto Pelobate fosco: un rospo privo di coda, dall’aspetto compatto e corpo ovoidale. Le zone agricole, boschive e umide che si incontrano lungo il sentiero raccontano una buona parte del paesaggio del Parco del Ticino: ambienti in cui è semplice osservare e fare conoscenza delle diverse essenze erbacee ed arboree che li popolano e dei tanti animali che qui si sono ritagliati la propria nicchia ecologica. Grazie a queste sue peculiarità ambientali, la palude Pollini è stata annoverata tra i Siti di Importanza Comunitaria (SIC).
“La casa ultima” non poteva che essere la Necropoli longobarda: una delle eccezionali scoperte archeologiche del territorio arsaghese. Le tombe, tutte ad inumazione, sono disposte in file e costruite con tecniche diverse. Il ritrovamento di angolari in ferro ha permesso di constatare l’usanza della deposizione dei defunti entro casse lignee. La scoperta della necropoli ha portato alla nascita del Civico Museo Archeologico, all’interno del quale sono esposti i numerosi reperti (a partire dall’Età del Bronzo) rinvenuti ad Arsago nel corso degli anni.
All’ingresso di ogni bene sarà richiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. A chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento sarà dedicata eccezionalmente la quota agevolata di 29 euro anziché 39. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it durante tutto il mese di ottobre.
Un particolare ringraziamento all’Amministrazione Comunale di Arsago Seprio, alla parrocchia di San Vittore, all’ing.Giorgio Montagnoli , ai proprietari della ex-chiesa di San Rocco, ai volontari e tutti coloro che,
a vario titolo, con il loro lavoro capillare renderanno possibile l’evento.
Per informazioni: www.giornatefai.it; www.fondoambiente.it; tel. 02 467615399
È opportuno verificare sul sito che non ci siano state variazioni di programma dovute a cause di forza maggiore.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
mariocas su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
elenera su Alberi secolari? "Ecoballe, cinquant'anni fa lì c'erano campi"
ccerfoglia su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Felice su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Felice su Alberi secolari? "Ecoballe, cinquant'anni fa lì c'erano campi"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.