I 5 Stelle criticano il rimpasto: “Il ritorno della vecchia politica”

Per i pentastellati le ingerenze delle segreterie provinciali di Forza Italia e Lega fanno emergere la debolezza e inadeguatezza del sindaco

sala consiglio comunale busto arsizio

Anche il Movimento 5 Stelle di Busto Arsizio idice la sua sul rimpasto di giunta che sta interessando la squadra amministrativa del sindaco Antonelli. Dopo le esternazioni della capogruppo Pd Cinzia Berutti, anche i consiglieri pentastellati sottolineano quella che loro definiscono “la debolezza del sindaco” di fronte alle manovre dei partiti di maggioranza paventando interessi .

L’inadeguatezza di questo esecutivo è ormai sotto gli occhi di tutti. I continui litigi, rimpasti e finte riconciliazioni lasciano percepire un vecchio modo di intendere la politica quale puro mezzo per arrivare ad occupare un posto, in nome dell’appartenenza al tal partito, anche senza alcuna competenza specifica.

E la vicenda della rimozione dell’assessore Riva (in quota Forza Italia) è un esempio di questa politica più attenta alla autoconservazione che alle competenze: nessuno nella maggioranza ha avuto da ridire sul suo operato, ma è stato ugualmente preso di mira per mesi perchè “non in linea” con il partito.

Vicende personali e pressioni dall’esterno hanno così determinato un “rimpasto” utile solo a ristabilire un po’ di equilibrio fino al prossimo scossone. Una politica di compromessi al ribasso che la città di Busto Arsizio non meriterebbe.

Ma ciò che più di tutto oggi ci preoccupa è capire chi sta veramente gestendo la linea politica della città. Da una parte la sezione cittadina della lega commissariata, destituita della sua autonomia, e tenuta sotto controllo dal segretario provinciale Matteo Bianchi e dall’altra parte il partito di Forza Italia che, quale rappresentante ai tavoli politici invia il sig. Gioacchino Caianiello, figura decisamente discutibile per rivestire un ruolo istituzionale; ricordiamo infatti che l’ex amministratore di AMSC ha già avuto una condanna per estorsione in primo grado, diventata poi concussione in secondo grado, per una tangente di 250.000 euro.

Una figura politica, quella di Caianiello che, pur non risultandoci abbia ruoli istituzionali ufficiali, ritroviamo sempre più presente nelle cronache cittadine: presente ad esempio all’incontro ristretto dei giorni scorsi per il rimpasto di giunta, (incontro durante il quale sembra si sia parlato anche di prolungare la vita dell’inceneritore Accam di altri 5 anni in barba ad ogni razionale valutazione economica e in barba alla salute dei cittadini di Busto Arsizio) e ad incontri istituzionali a livello Regionale, come quelli sul futuro Ospedale di Busto e Gallarate.

Ci chiediamo se i cittadini che hanno votato la coalizione del centro-destra alle ultime elezioni pensando di veder rappresentati gli interessi della città, hanno capito che stiamo assistendo alla sconfitta della politica bustocca a favore di ben altri interessi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Ottobre 2017
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