“Master Plan, come si comporteranno i sindaci al momento della procedura Via?”

Viva Via Gaggio e altre nove sigle critiche sulla 'Proposta a 5' dei sindaci del Cuv. "Molti aspetti condivisibili, ma sono la modalità e la tempistica che ci preoccupano"

Malpensa Generiche

Riceviamo e pubblichiamo il documento completo che l’associazione Viva Via Gaggio, insieme ad altre sigle, ha indirizzato ai sindaci del Cuv, avente come oggetto (curiosamente) “richiesta di coerenza da parte dei Sindaci durante la prossima Via”. Al centro c’è la ‘Proposta a 5 punti’ sottoscritta dai sindaci dei dintorni di Malpensa (vedi qui).
Le associazioni firmatarie sono indicate in calce

La lettera del 12 ottobre, che i Sindaci del Cuv hanno mandato a SEA, non ci meraviglia. Era nell’aria.
Gli argomenti oggetto della missiva dopotutto erano stati presentati dal Sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria lo scorso mese di marzo, in occasione dell’Assemblea pubblica organizzata dall’Amministrazione comunale sommese, alla quale aveva partecipato il Presidente di SEA Modiano.
A onor del vero, quelle erano state presentate come le “richieste” della sola Somma e non come quelle di tutto il Cuv.

I contenuti della lettera presentano molti aspetti condivisibili, ma sono la modalità e la tempistica che ci preoccupano.
Una lettera simile si sarebbe dovuta approntare solo se discussa preventivamente con le popolazioni interessate, durante un periodo di assenza di pretese mirate al potenziamento dell’attività aeroportuale, non a qualche mese dall’avvio di una nuova procedura di espansione del sedime.
Presentare questa lista di richieste, oggi, significa non volere o non sapere ragionare a “bocce ferme” sulla convivenza tra territorio e aeroporto. La lettera appare infatti una resa di fronte al progetto di espansione, che vale la pena ricordare porterà il traffico fino a 32.500.000 milioni di passeggeri e 1.019.000 tonnellate di merci.
Leggendo la lettera emerge purtroppo, secondo noi, la non volontà o l’incapacità di affrontare la situazione esistente, si espongono alcune questioni solo nell’ottica di ottenere alcuni benefici, dando per scontato che il progetto si realizzerà.
Il nuovo Master Plan parla in maniera inequivocabile di espansione del sedime aeroportuale e di potenziamento dei voli. Sull’espansione che SEA vorrebbe effettuare in una zona naturalisticamente unica e importante, i Sindaci tacciono. Difatti al punto 1 della missiva, dove si parla di sostenibilità dell’aeroporto, nulla si cita rispetto a tematiche importanti come il consumo di suolo, la biodiversità e la sua tutela, gli impatti su flora e fauna.
Non si cita nemmeno il Parco del Ticino, un soggetto che avrebbe tutti i titoli per sedere al tavolo della discussione sulla situazione esistente, ma che in maniera abbastanza clamorosa i Sindaci non nominano.
Alcuni punti sembrano inoltre contradditori tra di loro. Visto il cappello iniziale: “Lo sviluppo dell’aeroporto non potrà che essere equilibrato, vale a dire rispettoso del territorio, delle sue esigenze, delle sue tradizioni” ci chiediamo, ad esempio, come sia possibile sostenere le seguenti affermazioni:
“Crediamo però sia altrettanto importante definire qual è il numero massimo di passeggeri e di tonnellate di merci che il territorio è in grado di sopportare prima di evidenziare criticità” – Punto 1
Le criticità oggi non esistono? A quale territorio si fa riferimento? Lo chiediamo perché come è stato ben dimostrato, anche scientificamente, le conseguenze negative e le criticità dell’attività aeroportuale investono anche i comuni e le popolazione della sponda piemontese, interessano anche i comuni della zona sud del castanese e anche i comuni di seconda fascia, ricompresi tra il lago di Varese e l’aeroporto.
“Il controllo e la costante riduzione dell’inquinamento acustico deve essere uno dei principali obiettivi da condividere” – Punto 2
La questione del rumore è una criticità attuale, o forse la si considera tale solo a fronte dell’aumento del numero dei passeggeri e delle merci a cui punta il nuovo Master Plan?
www.vivaviagaggio.it vivaviagaggio@gmail.com
“L’aumento del numero di passeggeri e delle tonnellate di merci in transito presso l’aeroporto, porterà inevitabilmente ad un incremento del traffico veicolare sulle principali vie di comunicazione” – Punto 3
Quindi si dà per scontato che l’aumento ci sarà. Ma non si doveva prima capire quanto il territorio è in grado di sopportare?
“E’ importante che il futuro aumento del traffico passeggeri e merci porti ad un aumento significativo dell’occupazione dei cittadini residenti nei Comuni del Cuv” – Punto 4
Qui invece si auspica l’incremento del traffico, che per inciso produrrà l’aumento del rumore che si vorrebbe invece limitare nel punto 2.

Queste sono solo alcune delle incoerenze di questa lettera.
Sulla questione della rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione di SEA, ci permettiamo sommessamente di ricordare che gli interessi di un Sindaco (che rappresenta i propri cittadini) siano completamente diversi da quelli di un’azionista di una società privata, anche se a capitale pubblico- privato. Si comporterà da Sindaco, il cui primo dovere è occuparsi della salute dei cittadini, oppure vorrà puntare alla massimizzazione degli utili?
La proposta infine del 5% ci trova quantomeno perplessi. Non capiamo come si sia arrivati ad una quantificazione di questo tipo. Ci permettiamo però di ricordare ai Sindaci del Cuv che esiste già oggi una tassa chiamata IRESA (Imposta Regionale sugli Aeromobili Civili), prevista da una normativa nazionale del 2000 e poi applicata, sospesa e riattivata solo in alcune Regioni Italiane.
La nostra Regione ha sospeso l’applicazione dell’IRESA a decorrere dal 1° Gennaio 2013, mentre la Regione Lazio la sta applicando. Secondo i calcoli della normativa del Lazio, al Comune di Fiumicino sono stati trasferiti 870 mila euro.
Ci saremmo aspettati dai Sindaci una pressione di ordine politico amministrativo nei confronti di Regione Lombardia affinché l’IRESA venga ripristinata, prima di avanzare la richiesta del 5% degli utili. Se i Sindaci non sono riusciti a far valere i propri diritti presso la Regione, come pensano di ottenere una liberalità da SEA? E a quale prezzo?
SEA, nella sua risposta ai Sindaci dichiara la propria soddisfazione rispetto a quanto richiesto dal territorio. A questo punto una domanda sorge spontanea: come si comporteranno i Sindaci durante la prossima procedura di VIA? Si asterranno dal presentare osservazioni e pareri, così come prescrive la normativa italiana, o rimarranno fermi alla “lista della spesa” recapitata a SEA in questi giorni?

Ass. Viva Via Gaggio Il Presidente Lorena Nisoli
Sottoscrivono le seguenti associazioni:
Ass. Amici della Natura di Arsago Seprio, Circolo “E. Ferrario” Legambiente Gallarate, Comitato Salviamo la Brughiera di Casorate Sempione, Lipu, Unicomal, Comitato No 3 Pista di Vanzaghello, Coordinamento No 3 Pista, Coordinamento Salviamo il Ticino, Covest Onlus.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Ottobre 2017
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