Vietati i bivacchi in paese, multe fino a 300 euro
Un’ordinanza comunale colpisce anche gli imbrattatoti, che possono venir allontanati per 48 ore dalle autorità. Sanzioni anche a chi si ubriaca
I parchetti dei bimbi con graffiti poco edificanti, i muri sempre più rovinati per via di qualche mano che altro non sa che fare, se non sporcare. E ancora, gruppi di ragazzi che stanno nella zona attorno alla statale, fra la stazione ferroviaria e il centro commerciale: in una mano il telefonino, nell’altra la birra, o altro, che fanno rumore fino a tardi e lasciano cartacce e bottiglie nei paraggi.
Il sindaco di Cocquio Trevisago – che già tempo fa aveva protestato con un post su Facebook “sui generis” in merito all’imbruttimento delle giostre dei parco comunale – corre ai ripari ed emana un’ordinanza che potrebbe venir battezzata “anti bivacco” o “pro decoro” del paese.
L’ordinanza di fatto vieta alcuni atteggiamenti specifici: bivaccare nel centro abitato; detenere o utilizzare strumenti atti ad imbrattare; praticare ogni forma di accattonaggio, sollecitare o chiedere denaro o altra utilità economica, nello specifico che ha a che vedere coi parcheggi pubblici; imbrattare muri o arredi urbani o compiere atti vandalici su beni di proprietà comunale.
Le sanzioni previste non sono di poco conto: si va dal pagamento di una somma dai 100 ai 300 euro (un provvedimento di natura amministrativa) che raddoppiano in caso di recidiva, e al ripristino di ciò che è stato imbrattato o danneggiato a proprie spese. Ma non è tutto. Nell’ordinanza – la numero 5 del 27 ottobre 2017 – si far riferimento alla possibilità, da parte del soggetto accertatore (la polizia locale o un pubblico ufficiale del Comune) di disporre l’allontanamento del trasgressore fino ad un massimo di 48 ore qualora la trasgressione sia stata commessa nelle vicinanze di parchi pubblici e del centro urbano; l’ordine di allontanamento è applicato nelle stesse aree anche per i casi di ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza e commercio abusivo. Infine è prevista la confisca dei mezzi atti a integrare la violazione – pennarelli, bombolette spray o quant’altro – nei casi di imbruttimento.
Certo, Danilo Centrella non è Rudolph Giuliani e Cocquio non è il Bronx, ma ultimamente – e lo riporta l’ordinanza stessa – erano stati segnalati in Comune comportamenti sgradevoli da parte soprattutto di gruppi di giovani che non si comportano educatamente negli spazi pubblici e spesso lasciano sporco nelle vicinanze dei punti di ritrovo.
Un giro di vite che suona comunque come “tolleranza zero” e va verso il ripristino del decoro e della vivibilità di tutti i luoghi pubblici del paese.
L’ORDINANZA ANTI BIVACCO
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