16 anni, protagonista in Serie B: alla scoperta di Riccardo Caruso
È nato nel 2001 ed è già decisivo nella Robur con altri giovani talenti. Coach Vescovi: «Questa stagione dev'essere un punto di partenza»
La bella vittoria della Coelsanus Varese nell’ultimo turno della Serie B di basket (79-64 su Valsesia) ha messo in luce le qualità di un giovanissimo giocatore gialloblu, capace di mettere la firma su una partita complicata a suon di punti ma anche di altre giocate vincenti.
Riccardo Caruso, classe 2001 da Busto Arsizio (dove studia all’IPC “Verri”), è uno dei primi millennials (perdonateci per il termine, ma rende bene l’idea) a lasciare il segno a livello senior in un campionato italiano: a soli 16 anni ha iniziato a risultare decisivo per la Robur et Fides, società che lo ha reclutato nel 2014 e che da sempre ha nel lancio dei giovani talenti una delle sue prerogative. (Foto in alto di G. Minonzio/Robur et Fides)
I NUMERI
Nella gara con i piemontesi, Caruso ha totalizzato un tabellino scintillante: 19 punti con 2/4 da 2, 2/2 da 3 e 9/11 ai libero, con 7 rimbalzi, 7 falli subiti, 2 assist e nessuna palla persa. Il 16enne è stato anche il migliore in valutazione (28) e il top scorer della partita al pari di un altro giovanissimo, Matteo Maruca, che però ha “ben” quattro anni in più (cioè 20) di Riccardo. Per il regista roburino si tratta della seconda volta in doppia cifra quest’anno, dopo i 10 punti messi a segno su un parquet difficile come quello toscano di San Miniato.
PAROLA DI CECCO
Per farci raccontare qualcosa di più riguardo a Caruso abbiamo parlato con la persona che lo sta “plasmando”, ovvero Cecco Vescovi, capo allenatore della Coelsanus. «Riccardo è nato come guardia ma stiamo lavorando per spostarlo in regia, ruolo più consono al suo fisico, in modo che possa aspirare a un livello di basket superiore. Io l’ho conosciuto l’anno scorso, quando sono stato nominato head coach della Robur e sono contento del suo impegno: oltre che con la prima squadra continua a giocare nell’under 18 e spesso si allena con entrambe le formazioni. Ha un buon fisico (tra l’altro è già 1,86 di altezza), corre bene per il campo, anche in contropiede, è dotato di un discreto movimento di palleggio-arresto-e-tiro e di un tiro da fuori interessante. Ma è chiaro che in ognuno di questi fondamentali può ancora migliorare molto: la partita con Valsesia dovrà essere un punto di partenza. Quelle cifre dovranno, con il tempo, diventare una costante e non restare isolate a una singola prova.
Un primo piano di Riccardo CarusoGIOVENTÙ GIALLOBLU
In questa stagione Vescovi ha a disposizione diversi giocatori molto giovani e (forse ripensando anche alla propria carriera) non ha paura a mandarli in campo. «La Serie B è un torneo ricco di agonismo e fisicità: per un giovane è importante scendere in campo e giocare partite vere a questo livello e io sono contento di poter contare anche su questi ragazzi nel corso della stagione». Vescovi elenca altri talentini di casa Robur: «Oltre a Caruso ci sono Moretti (’98), Maruca (’97), Trentini (’98), Assui (’96), ognuno con le sue qualità e la sua storia. Moretti è stato rallentato da un’operazione all’appendice ma lo considero molto fin dall’anno scorso, Maruca è stato decisivo con Valsesia ed è il secondo marcatore della squadra, Trentini ci sta dando già una mano nel settore lunghi, giocando parecchi minuti, Assui lo abbiamo preso in C con l’idea di farlo diventare sempre più utile alla causa. Per tutti – predica il Cecco – è necessario ricordare che questo dev’essere un punto di partenza e non un approdo: ognuno di loro deve restare con i piedi per terra, lavorare duro e non soffermarsi troppo sulle partite, anche buone, giocate fino a questo momento».
ROBUR, ORA SERVONO PUNTI IN TRASFERTA
Nelle prime sette giornate la Coelsanus ha raccolto tre vittorie a fronte di quattro sconfitte. Imbattuta al Campus, la squadra di Vescovi non ha raccolto punti lontano da casa: «È vero, a Varese abbiamo sempre fatto bene e vogliamo continuare con questo passo. In trasferta va detto che abbiamo affrontato due squadre toscane tradizionalmente ostiche e la capolista Omegna, ancora imbattuta: l’unica brutta sconfitta è stata quella di San Giorgio su Legnano alla prima giornata, con tutte le incognite che porta con sé un esordio. Aspettiamo per un bilancio: ora arrivano partite sulla carta meno impegnative anche fuori casa nelle quali cercheremo di strappare altri referti rosa. Se troveremo continuità potremo scalare la classifica; per ora, mi ripeto, teniamo i piedi per terra».
CLASSIFICA (7° turno): Omegna 14; Urania Milano, Fiorentina 12; Pavia 10; Montecatini, Piombino, San Miniato 8; S. Giorgio su Legnano, VARESE, Empoli, Cecina, Oleggio, Valsesia 6; Alba, Moncalieri 2; Livorno 0.
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